Si chiamano LLM, “Large Language Models”, punto.
Non stiamo ancora parlando di intelligenze, almeno per quello che ci hanno concesso di vedere adesso, ma di modelli avanzati e complicatissimi di creazione di linguaggio. La procedura con cui i contenuti (ma possono essere anche foto, musica, video) si basa su un database vastissimo di parole in tutte le lingue che vengono messe assieme in un gioco di parole tra due macchine.
Vi invito a cercare la spiegazione del funzionamento dei LLM su qualsiasi sito di esperti, per esempio qui.
Non è lo scopo di questo articolo, qui voglio racchiudere un po’ le mie esperienze con questi importantissimi strumenti.
Se sei un mio competitor, ti dico subito: CREA CONTENUTI DI BLOG con ChatGPT, è eccezionale… ci sono moltissimi prompt che ti potranno aiutare a costruire dei contenuti ottimizzati per SEO!
A posto… sistemati.
Se invece sei curioso su come questi strumenti ti possono aiutare nel quotidiano, seguimi per alcuni minuti.
ChatGpt, un aiutante pericoloso
Risale già ad un paio di anni fa il mio rapporto con questa AI, e subito la prima idea che mi è balzata in mente è stata “adesso scrivo contenuti a man bassa”.
Ovviamente cosa crediamo, che Google sia fesso? Anche se apparentemente con dei giusti prompt puoi scrivere degli articoli veramente carini, Google ha imparato a riconoscere articoli scritti da AI e a penalizzare subito questa tecnica.
Neil Patel, un guru della SEO a livello mondiale, parla spesso dell’uso di ChatGPT per la stesura di contenuti, dice addirittura:
Una volta che la macchina riceve le istruzioni, genera contenuto in base a questi parametri analizzando contenuti simili preesistenti provenienti da tutto il Web e trasformandoli in qualcosa di nuovo e privo di plagio. È come avere un copywriter AI a portata di mano.
Mi dispiace, dalla mia piccola nicchia di esperto SEO veneziano, devo controbattere questo colosso del web, e ti spiego in seguito perchè.
Molti blog autorevoli hanno speso pagine e pagine a spiegare come creare contenuti “umanizzati” con le intelligenze artificiali, come per esempio Kelieweb, sostenendo tesi tipo: “Come usare ChatGPT per creare contenuti di qualità”, relegando poi la verità ad un misero paragrafato dove si sostiene di “revisionare completamente il contenuto fornito”.
Non solo, uno studio OCSE analizza le prime conseguenze reali dell’intelligenza artificiale su lavoro e lavoratori, leggi qui l’articolo.
Qual’è stata la mia esperienza
Ho sviluppato dei prompt molto sofisticati che mi creavano una struttura molto ben congegnata di articoli ottimizzati per il SEO, quindi con i giusti H1, H2, H3, quote, FAQ, microdati, foto, alt, giusto peso tra testi, parle chiave e parole chiave long tail.
Oltretutto avevo sviluppato la possibilità di passare alcuni test di Google EEAT, per la qualità dei contenuti (leggi qui cosa significa).
Infatti appena venivano pubblicati questi articoli, si posizionavamo in modo egregio.
Adesso non posso dirti esattamente se Google faceva così, ma quello che ho notato è che dopo un po’ di tempo (probabilmente un secondo passaggio di Google), gli articoli e il sito in generale perdeva posizioni; nello specifico l’articolo spariva dai primi 100 e il sito perdeva posizioni.
Quindi, il mio consiglio è NON SCRIVERE INTERI CONTENUTI CON CHATGPT. Puoi aiutarti a raccogliere idee, titoli e strutture, ma non lasciare nessun testo di questa intelligenza artificiale.
Non credere agli pseudo GPT DETECTOR che ti fanno credere di aver ingannato Google, un buon GPT detector in italiano è questo: Detector IA, ti farà vedere la realtà nuda e cruda!
…ma non è tutto negativo
Certo, ho ringraziato ChatGPT per le ore risparmiate nella compilazione di alcuni hack per i miei siti web, dove avevo bisogno di funzioni speciali. Devo dire che è un validissimo esperto di qualsiasi linguaggio.
Vuoi sapere cos’ho combinato con chatGPT nei siti che ho costruito? Non te lo dico così… troppo facile!
Sì perchè una capacità che bisogna sviluppare con le AI è dare in pasto il giusto prompt e ovviamente sapere cosa chiedere. Comunque qualcosa ti accenno:
- Automazione di offerte a seconda della giacenza di magazzino;
- Analisi di dati con Google Analytics;
- Comunicazione di gestionale con Woocommerce;
- Ottimizzazione grafica dei dati dei prodotti su woocommerce;
Non solo testo
Le intelligenze artificiali non si occupano solo di creazione di contenuti, alcuni modelli si sono concentrati sulla grafica, sulla musica e sui video.
Per stare al passo con i tempi, mi sono interessato ai diversi campi e ho scoperto delle cose sconvolgenti, per esempio questa:
Mi piace sviluppare progetti per imparare, altrimenti mi assale la noia. Cosi ho creato un cantante reggae virtuale. Ecco cosa ho fatto.
Kaya Lion
Ho usato le estensioni di ChatGPT per creare un personaggio che mantenga la consistenza cambiato pose e situazioni, in modo tale da avere un personaggio in varie situazioni. Ecco alcuni esempi:
In seguito ho animato il personaggio, ecco un esempio:
@kaya.lion Meet Kaya Lion. #kayalion #herbsalvation #reggae ♬ suono originale – Kaya Lion
Gli strumenti per creare musica con AI oggi sono eccezionali!
Qual’è stata la scintilla? Il reggae è un mondo molto particolare, fatta eccezione per alcuni gruppi che si elevano. Per il resto è ritmo in levare, qualche buon riverbero ed eco, qualche testo su Jah ed il brano è fatto. Quindi un “SLM” Small Language Model.
Dai sto scherzando… la Vibe ( Vibrazione) nel Reggae è tutto… ma il risultato è strabiliante!
Grafica, un buon aiuto
Ultimamente ho avuto un’esigenza: creare delle foto di modelli (uomo e donna) che indossassero dei capi che attualmente non esistono, solo un “pattern” di colori. Bene, con alcuni strumenti AI sono riuscito a creare il contesto (modelli in posa con dei vestiti neutri) ed allocare le texture sui vestiti.
Direi inquietante, ma molto utile!
Medicina
Non sono un esperto, ma se l’intelligenza artificiale sostituisse il nostro medico di base? Sicuramente un LLM avrà tantissime informazioni riguardanti sintomi e cure… quanti di noi si fanno fare diagnosi a distanza tramite whatsapp dal nostro medico di famiglia?
Come usare allora le “intelligenze artificiali”?
Dalla mia esperienza posso consigliare nel modo più assoluto di sperimentare le enormi capacità di questi modelli, perchè possono aiutare tantissimo alcune operazioni quotidiane. Bisogna però cimentarsi nell’apprendimento dei giusti comandi da dare, quindi il mio suggerimento è: sperimenta, sperimenta e ancora sperimenta.
Utilizza la potenza di calcolo e lettura dei dati di queste macchine. Io per esempio ho creato delle tabelle excel automatizzate ricercando dati in internet catalogate per colonne e righe per poi essere utilizzate come database per progetti successivi, oppure idee, spunti, soluzioni per brevi campagne social.
Ovviamente metti il tuo tocco umano, rendile uniche con la tua esperienza. Solo così ti potrai elevare dallo standard artificiale.
Un consiglio per gli studenti: chatGPT è un’arma a doppio taglio! Può eseguire ricerche complicate, ma tende ad appiattire ad una mediocrità standard il tuo sapere.
Arriveremo ad avere una cultura media di fascia “standard”, e parlo di libri, musica, grafiche, arti in generale… e pochi “Geni” che andranno oltre la fascia artificiale.
Considerazioni
Ebbene sì, secondo me nel giro di pochi anni molte professioni davanti allo schermo spariranno, lasciando spazio a capacità elaborative molto elevate. Ci sarà spazio per gli estremamente creativi, mentre tutto il contenuto scritto (adesso è già cosi), parlato e disegnato sarà frutto di LLM sempre più sofisticate.
Hai sentito parlare dello sciopero degli autori di Hollywood che si son visti sostituire via via da copioni scritti da AI? bene entro pochi anni succederà lo stesso con la musica. Segnati bene questa previsione… assisteremo ad uno sciopero epocale degli artisti e produttori per regolamentare la musica “virtuale”. Ti do una triste notizia… Spotify potrebbe produrre musica virtuale per autopagarsi i diritti, per cui molta musica elettronica che hai ascoltato su Spotify molto probabilmente è generata da AI.