Esperto di Web Design e SEO, nel campo da più di 20 anni. Ha studiato Media design Production all'Internazionale Filmschüle di Colonia. Scrive articoli e blog riguardanti il mondo del Web, Intelligenze Artificiali e SEO per testate come Medium.
Esperto di Web Design e SEO, nel campo da più di 20 anni. Ha studiato Media design Production all'Internazionale Filmschüle di Colonia. Scrive articoli e blog riguardanti il mondo del Web, Intelligenze Artificiali e SEO per testate come Medium.
Teniamo bene presente che stiamo giocando in casa del proprietario del gioco, quindi dobbiamo prestare la massima attenzione a ciò che il proprietario ci dice.
Sto parlando di Google e il suo motore di ricerca.
Naturalmente vogliamo posizionarci sul motore di ricerca che detiene più o meno il 94% delle ricerche! Poi tutti gli altri seguono le stesse indicazioni.
E su questo Google è molto chiaro, basta leggere le linee guida: il sito tecnicamente non deve presentare errori, altrimenti automaticamente viene considerato non adatto all’esperienza utente, tradotto in poche parole, non è ottimizzato SEO.
Tutto si basa quindi sull’esperienza utente. Google ci fornisce molti strumenti per verificarlo, come la Google Search Console e il Pagespeed Insights, che andremo a vedere in seguito, ma possiamo aiutarci con altri strumenti gratuiti.
L’esperienza utente possiamo misurarla con alcuni fattori:
la velocità di caricamento del sito
la navigabilità
la leggibilità
la sicurezza
vari altri fattori che possono essere la qualità delle foto, l’adattabilità (responsive), ecc…
Molti degli errori tecnici influenzano il primo fattore: la velocità.
Alcuni dati
Secondo un sondaggio di SEMrush, il 50% dei siti web ha errori tecnici che influenzano negativamente il ranking SEO
Un sito web con tempi di caricamento inferiori ai 2 secondi ha una probabilità di rimbalzo del 9%, mentre quelli con tempi di caricamento superiori ai 5 secondi vedono questa probabilità salire al 38%
Google rileva che il 53% degli utenti abbandona un sito che impiega più di 3 secondi a caricarsi
Come correggere errori 404 su un sito web
Uno degli errori più comuni in un sito web è il 404: pagina non trovata.
Può essere causato da varie situazioni, come per esempio una pagina cancellata, o spostata oppure “linkata” erroneamente per errori di battitura.
Questi errori rendono l’esperienza utente negativa e poco fluida.
È buona prassi iscrivere il proprio sito a Google Search Console, perchè questo strumento ci aiuta a scoprire gli errori che non ci aspettavamo, inoltre ci fornisce l’analisi di indicizzazione e qualità delle pagine.
Google Search Console inoltre ci fornisce altri suggerimenti tipo: presenza delle FAQ, Del Breadcrumbs e dei microdati.
Quindi il primo suggerimento per il tuo sito è controllare gli errori 404 e risolverli con opportuni reindirizzamenti.
un altro utile consigli è di creare delle pagine 404 personalizzate, con informazioni utili per “rientrare” nel sito e trovare quello che si stava cercando.
Non preoccuparti, anche i più grandi sbagliano, ecco un esempio:
Azienda: Moz
Problema: Moz, una delle principali aziende nel campo della SEO, aveva un sito con numerosi errori 404 che stavano influenzando negativamente la loro esperienza utente e il ranking SEO.
Soluzione: Implementarono un sistema di monitoraggio continuo utilizzando Google Search Console e strumenti interni per identificare e correggere rapidamente gli errori 404. Inoltre, crearono pagine di errore 404 personalizzate con suggerimenti utili per i visitatori.
Risultato: Dopo aver risolto gli errori 404, Moz vide un miglioramento significativo nel ranking delle pagine e una riduzione del tasso di rimbalzo del 20%.
Strumenti per identificare errori tecnici di un sito web
La versione gratuita ti permette di scannerizzare il sito e trovare gli errori più comuni, andando inoltre molto più in profondità di google search console.
Ti permette di analizzare il lato Hard Core SEo del tuo sito, come i meta tag e description, la qualità delle foto e l’abbinamento degli alt tag, e tantissimi altri errori che rendono il tuo sito poco “pulito”.
Anche SemRush, al pari di ahrefs ha degli strumenti appositi, ma trovo Ahrefs più completo.
e la velocità?
Si, purtroppo è il problema maggiore, quello che google considera più di tutti.
I parametri di GoogleSpeed Insights, sono il riferimento per il. tuo sito web. Fai una scansione della pagina principale e lasciati “frustrare” dalla sua analisi.
Ti dico, se non raggiungi almeno il 90% sei out! Scherzo, soprattutto se hai un sito (per esempio un commerce) con molte computazioni di prezzo, tassazione, scontistica, prodotti correlati, ecc…
Vale la pena però di smussare tutti i problemi che google ti presenta e, sentimi bene, la maggior parte degli errori la risolvi con un buon server!
Dal punto di vista tecnico, le cose più importanti sono FCP (First Contentful Paint) e LCP (Largest Contentful Paint), perchè influiscono sulla percezione dell’utente della velocità del sito.
Per i chiarimenti di Big G ti invito a leggere questi due articoli:
Gran parte dei rallentamenti verificati da google Speed insightas riguardano il “codice sporco”: template che usano troppo javascript, tantissimi fogli di stile inutili, righe di codice troppo lunghe… sono tutti fattori che rallentano il sito.
Consigli sempre, specialmente su WordPress, di usare template semplici e puliti.
Se proprio non si riesce ad ottimizzare manualmente, provate con qualche plugin di cache che può risolvervi qualche rogna.
Un altro problema da analizzare è la compatibilità con i diversi browser, soprattutto quando compili personalmente il sito web.
I browser più conosciuti a volte “interpretano” a loro modo i comandi CSS rendendoli in modo differente. anche i javascript a volte sono resi diversamente a seconda dei browser.
Controlla quindi il tuo sito con diversi browser.
A tal proposito c’è un esempio di successo:
Azienda: Etsy
Problema: Etsy, una delle piattaforme di e-commerce più grandi, aveva problemi di compatibilità con diversi browser, che influenzavano negativamente l’esperienza utente e le vendite.
Soluzione: Utilizzarono BrowserStack per testare il sito su vari browser e dispositivi, identificando e risolvendo problemi di compatibilità. Aggiornarono e ottimizzarono il codice, migliorando l’accessibilità e la performance del sito.
Risultato: Etsy migliorò significativamente l’esperienza utente, aumentando il tasso di conversione del 15%.
Migliori pratiche per correggere errori tecnici sul sito web
La cosa principale che influenza la velocità del sito in modo negativo sono le foto.
Sia perchè a volte sono troppo pesanti e sia perchè restiamo attaccati al vecchio jpeg.
Oggi i formati con compressione da sito web si chiamano Webp o ancora meglio Avif, che permettono un’altissima compressione senza perdita di risoluzione.
Non preoccuparti! non dovrai convertire ad una ad una le immagini del tuo sito web. Se hai wordpress ci sono molti plugin che fanno tutto in modo automatico.
un’altra cosa che a google da parecchio fastidio sono i link rotti, ne abbiamo parlato nel capitolo dei codici 404.
Bisogna sempre monitorare la qualità dei link interni ( ed esterni) del proprio sito, perchè a Google questa cosa proprio non piace.
In caso di link rotti, ridondiamo di comunicare a google lo spostamento del link rotto con i codici 301.
Di nuovo Ahrefs o google Search Console ti possono aiutare in questo, monitorando costantemente la qualità dei link nel sito.
Quando spostate o “ridisegnate” un vecchio sito su nuovo dominio e cambiate gli alias delle pagine, allora si che diventa difficile! Magari passate da un vecchio Joomla ad un nuovo WordPress…
Su wordpress ho trovato un plugin che fa una cosa molto intelligente: ogni pagina 404 che trova, la abbina automaticamente con un 301 alla pagina col titolo più simile, evitando così gran parte dei 404… geniale!
Esempio di successo:
Azienda: Zappos
Problema: Zappos, un famoso rivenditore online di scarpe e abbigliamento, aveva un sito con numerosi link rotti che stavano causando una cattiva esperienza utente e influenzando negativamente la SEO.
Soluzione: Implementarono un sistema di monitoraggio dei link rotti e utilizzarono reindirizzamenti 301 per correggere i link errati. Aggiornarono regolarmente i link interni e ottimizzarono le immagini e i media per migliorare la velocità del sito.
Risultato: Zappos vide un aumento del traffico organico del 20% e una riduzione significativa del tasso di rimbalzo.
Conclusione
È facile mettere su un wordpress, un template e farsi il sito, ma poi correre dietro agli errori diventa una cosa complicata. Meglio lasciarsi sempre far consigliare da qualche esperto, che magari ha qualche esperienza in merito e ti può suggerire il server giusto, il piano di hosting più performante e il design necessario al tuo progetto.
Alcune Domande Frequenti:
Come posso correggere gli errori 404 sul mio sito web?
Puoi correggere gli errori 404 utilizzando strumenti come Google Search Console per identificare i link rotti. Successivamente, puoi implementare reindirizzamenti 301 per indirizzare gli utenti alla pagina corretta o creare una pagina di errore 404 personalizzata per aiutare gli utenti a trovare ciò che cercano.
Quali strumenti posso usare per identificare errori tecnici sul mio sito web?
Puoi utilizzare strumenti gratuiti come Google Search Console, Bing Webmaster Tools e Screaming Frog SEO Spider, o strumenti a pagamento come SEMrush Site Audit, Ahrefs Site Audit e DeepCrawl per identificare errori tecnici sul tuo sito web.
Quali sono le migliori pratiche per ottimizzare le immagini sul mio sito web?
Le migliori pratiche per ottimizzare le immagini includono la compressione delle immagini senza perdita di qualità, l’uso di formati di immagine moderni come WebP e l’implementazione del lazy loading per caricare le immagini solo quando sono visibili nella viewport.
Come posso risolvere i problemi di compatibilità del browser sul mio sito web?
Per risolvere i problemi di compatibilità del browser, puoi testare il sito su diversi browser e dispositivi utilizzando strumenti come BrowserStack. Inoltre, assicurati di aggiornare e ottimizzare il codice CSS e JavaScript per garantire la compatibilità con i browser più comuni.
Quali tecniche posso utilizzare per migliorare il tempo di caricamento del mio sito web?
Per migliorare il tempo di caricamento del tuo sito web, puoi ridurre le richieste HTTP, implementare la compressione Gzip e ottimizzare la cache del browser. Utilizza strumenti come Google PageSpeed Insights e GTmetrix per identificare le aree da migliorare e applicare le tecniche di ottimizzazione necessarie.
Non stiamo ancora parlando di intelligenze, almeno per quello che ci hanno concesso di vedere adesso, ma di modelli avanzati e complicatissimi di creazione di linguaggio. La procedura con cui i contenuti (ma possono essere anche foto, musica, video) si basa su un database vastissimo di parole in tutte le lingue che vengono messe assieme in un gioco di parole tra due macchine.
Vi invito a cercare la spiegazione del funzionamento dei LLM su qualsiasi sito di esperti, per esempio qui.
Non è lo scopo di questo articolo, qui voglio racchiudere un po’ le mie esperienze con questi importantissimi strumenti.
Se sei un mio competitor, ti dico subito: CREA CONTENUTI DI BLOG con ChatGPT, è eccezionale… ci sono moltissimi prompt che ti potranno aiutare a costruire dei contenuti ottimizzati per SEO!
A posto… sistemati.
Se invece sei curioso su come questi strumenti ti possono aiutare nel quotidiano, seguimi per alcuni minuti.
ChatGpt, un aiutante pericoloso
Risale già ad un paio di anni fa il mio rapporto con questa AI, e subito la prima idea che mi è balzata in mente è stata “adesso scrivo contenuti a man bassa”.
Ovviamente cosa crediamo, che Google sia fesso? Anche se apparentemente con dei giusti prompt puoi scrivere degli articoli veramente carini, Google ha imparato a riconoscere articoli scritti da AI e a penalizzare subito questa tecnica.
Neil Patel, un guru della SEO a livello mondiale, parla spesso dell’uso di ChatGPT per la stesura di contenuti, dice addirittura:
Una volta che la macchina riceve le istruzioni, genera contenuto in base a questi parametri analizzando contenuti simili preesistenti provenienti da tutto il Web e trasformandoli in qualcosa di nuovo e privo di plagio. È come avere un copywriter AI a portata di mano.
Mi dispiace, dalla mia piccola nicchia di esperto SEO veneziano, devo controbattere questo colosso del web, e ti spiego in seguito perchè.
Molti blog autorevoli hanno speso pagine e pagine a spiegare come creare contenuti “umanizzati” con le intelligenze artificiali, come per esempio Kelieweb, sostenendo tesi tipo: “Come usare ChatGPT per creare contenuti di qualità”, relegando poi la verità ad un misero paragrafato dove si sostiene di “revisionare completamente il contenuto fornito”.
Non solo, uno studio OCSE analizza le prime conseguenze reali dell’intelligenza artificiale su lavoro e lavoratori, leggi qui l’articolo.
Qual’è stata la mia esperienza
Ho sviluppato dei prompt molto sofisticati che mi creavano una struttura molto ben congegnata di articoli ottimizzati per il SEO, quindi con i giusti H1, H2, H3, quote, FAQ, microdati, foto, alt, giusto peso tra testi, parle chiave e parole chiave long tail.
Oltretutto avevo sviluppato la possibilità di passare alcuni test di Google EEAT, per la qualità dei contenuti (leggi qui cosa significa).
Infatti appena venivano pubblicati questi articoli, si posizionavamo in modo egregio.
Adesso non posso dirti esattamente se Google faceva così, ma quello che ho notato è che dopo un po’ di tempo (probabilmente un secondo passaggio di Google), gli articoli e il sito in generale perdeva posizioni; nello specifico l’articolo spariva dai primi 100 e il sito perdeva posizioni.
Quindi, il mio consiglio è NON SCRIVERE INTERI CONTENUTI CON CHATGPT. Puoi aiutarti a raccogliere idee, titoli e strutture, ma non lasciare nessun testo di questa intelligenza artificiale.
Non credere agli pseudo GPT DETECTOR che ti fanno credere di aver ingannato Google, un buon GPT detector in italiano è questo: Detector IA, ti farà vedere la realtà nuda e cruda!
…ma non è tutto negativo
Certo, ho ringraziato ChatGPT per le ore risparmiate nella compilazione di alcuni hack per i miei siti web, dove avevo bisogno di funzioni speciali. Devo dire che è un validissimo esperto di qualsiasi linguaggio.
Vuoi sapere cos’ho combinato con chatGPT nei siti che ho costruito? Non te lo dico così… troppo facile!
Sì perchè una capacità che bisogna sviluppare con le AI è dare in pasto il giusto prompt e ovviamente sapere cosa chiedere. Comunque qualcosa ti accenno:
Automazione di offerte a seconda della giacenza di magazzino;
Analisi di dati con Google Analytics;
Comunicazione di gestionale con Woocommerce;
Ottimizzazione grafica dei dati dei prodotti su woocommerce;
Non solo testo
Le intelligenze artificiali non si occupano solo di creazione di contenuti, alcuni modelli si sono concentrati sulla grafica, sulla musica e sui video.
Per stare al passo con i tempi, mi sono interessato ai diversi campi e ho scoperto delle cose sconvolgenti, per esempio questa:
Mi piace sviluppare progetti per imparare, altrimenti mi assale la noia. Cosi ho creato un cantante reggae virtuale. Ecco cosa ho fatto.
Kaya Lion
Ho usato le estensioni di ChatGPT per creare un personaggio che mantenga la consistenza cambiato pose e situazioni, in modo tale da avere un personaggio in varie situazioni. Ecco alcuni esempi:
In seguito ho animato il personaggio, ecco un esempio:
Gli strumenti per creare musica con AI oggi sono eccezionali!
Qual’è stata la scintilla? Il reggae è un mondo molto particolare, fatta eccezione per alcuni gruppi che si elevano. Per il resto è ritmo in levare, qualche buon riverbero ed eco, qualche testo su Jah ed il brano è fatto. Quindi un “SLM” Small Language Model.
Dai sto scherzando… la Vibe ( Vibrazione) nel Reggae è tutto… ma il risultato è strabiliante!
Grafica, un buon aiuto
Ultimamente ho avuto un’esigenza: creare delle foto di modelli (uomo e donna) che indossassero dei capi che attualmente non esistono, solo un “pattern” di colori. Bene, con alcuni strumenti AI sono riuscito a creare il contesto (modelli in posa con dei vestiti neutri) ed allocare le texture sui vestiti.
Direi inquietante, ma molto utile!
Medicina
Non sono un esperto, ma se l’intelligenza artificiale sostituisse il nostro medico di base? Sicuramente un LLM avrà tantissime informazioni riguardanti sintomi e cure… quanti di noi si fanno fare diagnosi a distanza tramite whatsapp dal nostro medico di famiglia?
Come usare allora le “intelligenze artificiali”?
Dalla mia esperienza posso consigliare nel modo più assoluto di sperimentare le enormi capacità di questi modelli, perchè possono aiutare tantissimo alcune operazioni quotidiane. Bisogna però cimentarsi nell’apprendimento dei giusti comandi da dare, quindi il mio suggerimento è: sperimenta, sperimenta e ancora sperimenta.
Utilizza la potenza di calcolo e lettura dei dati di queste macchine. Io per esempio ho creato delle tabelle excel automatizzate ricercando dati in internet catalogate per colonne e righe per poi essere utilizzate come database per progetti successivi, oppure idee, spunti, soluzioni per brevi campagne social.
Ovviamente metti il tuo tocco umano, rendile uniche con la tua esperienza. Solo così ti potrai elevare dallo standard artificiale.
Un consiglio per gli studenti: chatGPT è un’arma a doppio taglio! Può eseguire ricerche complicate, ma tende ad appiattire ad una mediocrità standard il tuo sapere.
Arriveremo ad avere una cultura media di fascia “standard”, e parlo di libri, musica, grafiche, arti in generale… e pochi “Geni” che andranno oltre la fascia artificiale.
Considerazioni
Ebbene sì, secondo me nel giro di pochi anni molte professioni davanti allo schermo spariranno, lasciando spazio a capacità elaborative molto elevate. Ci sarà spazio per gli estremamente creativi, mentre tutto il contenuto scritto (adesso è già cosi), parlato e disegnato sarà frutto di LLM sempre più sofisticate.
Hai sentito parlare dello sciopero degli autori di Hollywood che si son visti sostituire via via da copioni scritti da AI? bene entro pochi anni succederà lo stesso con la musica. Segnati bene questa previsione… assisteremo ad uno sciopero epocale degli artisti e produttori per regolamentare la musica “virtuale”. Ti do una triste notizia… Spotify potrebbe produrre musica virtuale per autopagarsi i diritti, per cui molta musica elettronica che hai ascoltato su Spotify molto probabilmente è generata da AI.
Employee advocacy significa letteralmente “tutela dei dipendenti”, ma il significato dal punto di vista dei social network e del marketing aziendale il significato cambia: utilizza l'impegno social dei tuoi dipendenti per creare contenuti coinvolgenti che aumentano la brand reputation della tua azienda.
Un momento… tantissime parole e argomenti topici in poche righe! Ma andiamo con ordine.
Hai dei dipendenti?
Naturalmente, la prima prerogativa dell'employee advocacy è la presenza in azienda di più dipendenti.
In Italia, secondo ISTAT, nel campo dell'industria, le aziende italiane hanno di media 5,8 dipendenti, mentre nell'ambito dei servizi 3,2.
Questo ci permette di capire che potrebbe essere facile individuare i dipendenti più propensi all'attività social.
Poi, è importante che il clima in azienda sia sano, non credo sia producente coinvolgere dipendenti che non sono felici della propria posizione lavorativa!
Ricorda che i dipendenti sono delle persone, con la loro vita privata e che il luogo di lavoro impiega almeno 1/3 della loro giornata… cerchiamo di vivere felici!
Proprio perché i dipendenti hanno una loro vita privata, e sicuramente anche una vita nei social radicata (basti pensare che il 98% dei dipendenti utilizza almeno un social network e che già il 50% sta già postando sui social argomenti riguardanti il loro lavoro), utilizzare la loro posizione social per aumentare il tuo brand awareness risulta uno dei topi di tendenza nel 2023.
Condividendo, creando immagini, commentando in merito all'azienda creeranno nei propri social una consapevolezza positiva del marchio aziendale creando fiducia nell'immagine aziendale, diventando essi stessi ambasciatori del proprio luogo di lavoro.
Sappiamo che il passaparola naturale risulta più efficace, quindi l'intento di questa strategia è proprio la crescita organica dell'immagine aziendale.
Come si inizia una strategia di Employee Advocacy?
Una volta individuato lo scopo e la linea editoriale, generalmente dall'ufficio marketing o da un'agenzia di marketing preposta, il primo passo è scoprire gli ambasciatori, chi in un primo momentopossa aprire la strada al progetto.
Generalmente sono dei dipendenti più estroversi, che magari masticano già molto di social network o che hanno particolari passioni nei social o sui forum.
Un attento stratagemma per individuare questi ambasciatori potrebbe essere un Contest per lasciare libera l'iniziativa dei dipendenti ad accedere a questo programma specifico, magari con contributi e enumerazioni extra lavorative.
Chissà… tra i tuoi dipendenti potresti trovare il tuo futuro social manager!
Gli ambasciatori quindi possono iniziare ad amplificare l'immagine dell'azienda, sia sui propri social, sia su quelli aziendali, diventando a poco a poco il volto dell'azienda.
Non ti sto qui ad indicare quale ditta di divani lo sta facendo perché mi sembrerebbe troppo banale…
Strumenti necessari
Per organizzare la messaggistica interna dell'azienda dovresti già avere un sistema di comunicazione interno, che va dal primitivo scambio di mail ai più complessi sistemi di comunicazione aziendale interna e d esterna come google workspace, Trello, Bitrix24, ecc…
Se la tua azienda ha diversi canali social, un blog e varie comunicazioni da clienti potresti valutare l'utilizzo di aggregatori tipo hootsuite o sociabile, che ti permette di ottenere tutte queste funzioni assieme organizzando al meglio il flusso delle comunicazione e del programma di pubblicazione.
Alcune piattaforme B2B, tipo LinkedIn, si stanno attrezzando per questa funzione.
Prova a vedere su Gestisci > Azienda > Analisi
Qui troverai Employee Advocacy, dove potrai organizzare i dipendenti iscritti a LinkedIn e monitorare il loro coinvolgimento sulla piattaforma.
Effetti collaterali
Non preoccuparti, non è una medicina!
Sto parlando della effetti collaterali positivi dell'employee advocacy: altre a migliorare l'immagine della tua azienda, questo tipo di strategia di marketing migliorerà l'attaccamento e il coinvolgimento dei tuoi dipendenti nei confronti dell'azienda, sentendosi parte attiva di un processo di miglioramento strutturale.
TI permetterà di conoscere i tuoi dipendenti da un'altro punto di vista cogliendo dei lati nascosti che non avresti mai potuto scoprire.
I risultati non tarderanno ad arrivare, perché un dipendente coinvolto è un dipendente felice, ed un dipendente felice trasmette una positività amplificata all'immagine aziendale.
Tempistiche, programmi, monitoring
Quando inizi con la tua strategia di emplayee advocacy devi avere un programma abbastanza duraturo nel tempo.
Questo ti permetterà di monitorare con precisione il coinvolgimento social e la brand reputation della tua azienda.
Inoltre un programma corto o interrotto bruscamente potrebbe dare la sensazione di un tentativo maldestro.
Piuttosto inizia gradualmente coinvolgendo man mano diversi settori e categorie di dipendenti: l'ufficio vendite, il deposito, l'amministrazione, ecc… creando dei piccoli contenuti ad hoc o delle semplici immagini di vita quotidiana sul luogo di lavoro.
Vuoi ulteriori informazioni, consigli, strategie per il tuo coinvolgimento dei dipendenti? Contattaci!
Noi di Seo Maestro siamo lieti di annunciare la Collaborazione con DesignRush,una piattaforma nata nel 2017 con lo scopo di riunire le migliori agenzie in diversi ambiti del digitale, come web designer, agenzie di marketing, sviluppatori di applicazioni.
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Gli utenti possono inoltre ricercare un professionista per categoria, ambito professionale, progetto, membri del team professionale e molto altro.
Inoltre possono confrontare qualità, prezzo e tempistica.
Non esiste un modo perfetto per organizzare il materiale sul tuo sito web, che si tratti di voci di blog, pagine di dettagli del prodotto, pagine di elenco dei prodotti o persino fotografie.
Tuttavia, le pagine e i tag delle categorie SEO sono un'opzione fornita dalla maggior parte dei sistemi di gestione dei contenuti (CMS come WordPress o joomla). Puoi sviluppare un'utile struttura organizzativa con l'uso di siti di categorie ampie (ad esempio, scarpe uomo, Magliette,ecc…) e pagine di tag più specializzate (ad esempio, colore, taglia, ecc…). Anche se sono utili, avere troppe pagine di categorie e tag potrebbe essere problematico.
Più precisamente, potrebbero influenzare l’efficienza dell’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO).
Quali problemi sono causati da categorie e pagine di tag non necessarie?
Le due principali aree di preoccupazione relative alle categorie e agli stili di tag dei siti e ai loro effetti sulle prestazioni SEO sono:
Classifiche in conflitto
Problemi con il sofraffollamento dell'indice
Profondità di scansione
Per quanto riguarda la prima categoria, i siti di categorie e tag irrilevanti potrebbero rubare materiale rilevante dal tuo sito web a causa di conflitti di posizionamento.
Ciò implica che le pagine interne del tuo sito competono per gli stessi visitatori (cannibalizzazione).
Devi prima comprendere cos'è un bot di scansione dei motori di ricerca e come funziona prima di poter affrontare la seconda categoria, i problemi di sovraffollamento della scansione/indicizzazione.
Un software che esegue la scansione di Internet per tenere traccia degli URL attivi è noto come bot di scansione dei motori di ricerca, noto anche come crawler o web spider.
Queste pagine vengono sottoposte a scansione e quindi indicizzate dai motori di ricerca. Di conseguenza, potrebbero apparire nei risultati di ricerca.
Il numero di pagine attualmente attive su Internet cambia spesso. Quindi, come fanno i crawler a decidere quali pagine esplorare?
Le mappe dei siti, o un elenco di URL di siti Web, vengono utilizzate dai crawler nel file sitemap.xml di un sito Web:
Una volta avviata la scansione, potrebbe anche imbattersi in più URL utilizzando i collegamenti interni sui siti che ha già scansionato.
Inoltre, alcune pagine verranno sottoposte a scansione.
I robot di scansione, tuttavia, non sono in grado di eseguire la scansione di ogni pagina di un sito web.
Di conseguenza, eseguono la scansione delle pagine che sembrano essere i più cruciali.
Per i siti Web che contengono molte pagine inutili, ad esempio pagine di categorie e tag, questo potrebbe rappresentare un problema.
Potrebbero provocare un “scansione eccessiva”, ovvero quando il bot di scansione esegue la scansione di pagine inutili.
Ciò ha un effetto dannoso sul margine massimo di scansione del sito Web, che alla fine si traduce nella perdita di pagine veramente pertinenti.
Citiamo un esempio: un cliente stava ricevendo traffico verso uno dei suoi siti /tag/.
Anche se questo non è sempre una cosa negativa, per questo cliente lo è stato.
Perché? L'URL della pagina /tag/ e la pagina di di prodotto primario erano abbastanza simili.
Ciò ha portato a una certa cannibalizzazione interna e a una grande incertezza per i visitatori del sito web.
Come abbiamo risolto?
Siamo stati in grado di determinare in che modo l'eliminazione di pagine di categorie e tag inutili ha aumentato il traffico verso le pagineche desideravamo che i clienti visitassero utilizzando Google Search Console.
Diamo un'occhiata.
Quali effetti hanno avuto le pagine noindexing?
Abbiamo prima analizzato gli ingressi sulle pagine in questione ed evidenziato la problematica di contenuto simile cannibalizzato.
Queste pagine simili confondevano sia il robot di google che i clienti, che atterravano in sostanza in una pagina di poco interesse economico per il cliente, rilevando notevoli “bounce” (uscite rapide dalla pagina da parte del visitatore che a tutti gli effetti non voleva vedere quella pagina).
La soluzione di imporre il “noindex” sulla pagina tag ha di fatto eliminato dall'indice la pagina che cannibalizzava il prodotto.
Google Search Console ha segnalato che in seguito all'aggiornamento si è verificata un'improvvisa diminuzione degli accessi alla pagina dei tag e un aumento dei clic alla pagina del prodotto.
Google ha smesso di fornire questo materiale cannibalizzante che veniva visualizzato per gli stessi termini di ricerca della pagina di accesso principale aggiungendo un tag noindex alla pagina.
Ciò ha ridotto l’ambiguità sia per Google che per gli utenti.
Inoltre, questo ha ridotto il volume della scansione e ha separato gli URL che volevamo indicizzare da quelli non importanti o addirittura dannosi, come quello sopra.
Anche se questa tattica non è sempre consigliata, in questo caso particolare il cliente ne ha tratto beneficio.
Questo è un tipico caso in cui la frase SEO “dipende” è veramente vera.
Quando dovrebbero essere indicizzate o non indicizzate le pagine?
Le pagine Noindexing sono in gran parte una strategia SEO “dipende”, come già detto.
Di conseguenza, come decidi se indicizzare o noindex le pagine del tuo sito web?
L’utente dovrebbe trovare valore nelle pagine indicizzate. Desideri che i motori di ricerca elenchino questi siti in modo che gli utenti possano individuarli.Quando esiste la possibilità di cannibalizzazione, una pagina del tuo sito web non dovrebbe essere indicizzata.
Ciò indica che il contenuto o l’URL della pagina è talmente simile a una delle pagine prioritarie del tuo sito web da dirottare i visitatori dalla pagina prioritaria.
Anche una pagina che non vuoi rendere pubblica può essere noindex.
Ad esempio, una pagina di iscrizione ad un servizio per non renderla obiettivo di SPAM robot.
Anche le aree di staging e i siti protetti da password dovrebbero essere deindicizzati.
Domande e risposte
Cosa significa tagging del sito web?
I tag del sito web sono parole o frasi utilizzate per classificare il materiale. Un esempio di tag di marketing potrebbe trovarsi in un articolo di blog sul marketing digitale. Pertanto, il tagging su un sito web è uno sforzo per mettere insieme materiale simile per semplificare la ricerca.
Cosa distingue le categorie e i tag l’uno dall’altro?
Argomenti ampi chiamati categorie vengono utilizzati per organizzare il materiale sui siti web. Se gestisci un blog di abbigliamento, ad esempio, potresti avere sezioni per “magliette”, “pantaloni”, “scarpe”, ecc. A ogni elemento del materiale possono essere assegnati numerosi tag, che sono designazioni più descrittive. L'equivalente sarebbe taggare una maglietta verde con le parole “t-shirt”, “verde”, “abbigliamento uomo” ecc. per continuare l'esempio del blog di abbigliamento.
Cosa differenzia il noindex dal nofollow?
Un tag noindex indica ai crawler di non indicizzare l'URL quando viene introdotto in una pagina web. Di conseguenza, la pagina non viene visualizzata nei risultati dei motori di ricerca. Un tag nofollow indica ai crawler di non eseguire la scansione degli URL collegati da una pagina dicendo loro di non farlo. Un sito Web potrebbe essere contrassegnato come nofollow, noindex o anche entrambi contemporaneamente.
Conclusione
Categorie e tag potrebbero essere i tuoi migliori amici quando si tratta di organizzare il materiale sul tuo sito web. Tuttavia, dovresti fare attenzione a non indicizzare troppi siti di categorie e tag.
In questa situazione è possibile utilizzare il tag noindex.
Il noindex dei siti di categorie e tag non necessari elimina la possibilità di cannibalizzazione dei contenuti e riduce il volume di scansione. Ciò va a vantaggio sia della funzionalità del tuo sito web che dei visitatori del sito web che altrimenti potrebbero essere fuorviati dalla ripetizione dei contenuti.
Hai dubbi sui vantaggi e sugli svantaggi di non indicizzare determinate pagine del tuo sito web?
Sappiamo che il mondo digitale sta correndo a velocità folli, e giorno dopo giorno vengono scoperti nuovi canali e nuove possibilità di sviluppare e incrementare le proprie strategie di sviluppo della propria azienda.
Il marketing digitale è il supporto che permette alla tua azienda di stare al passo con i tempi e di non perdere tutte le occasioni che il mondo del digitale offre.
Sicuramente è molto faticoso tenersi costantemente aggiornati, perché è già difficoltoso far funzionare l’azienda, figuriamoci studiare e capire le nuove tecnologie.
Ciò nonostante il marketing gioca un ruolo fondamentale nel creare relazioni con nuovi e potenziali clienti e nell’attrarre l’attenzione del tuo pubblico.
Ecco perché un’agenzia di marketing digitale è un partner fondamentale per la tua azienda.
Noi di Seo Maestro ci definiamo appassionati, creativi e sempre disponibili ad ascoltare le tue esigenze e proporre nuove soluzioni per il tuo business.
La nostra missione è accompagnarti attraverso un percorso di successo, offrendoti servizi dedicati in linea con i tuoi obbiettivi.
Come un’agenzia di marketing digitale può far crescere la tua piccola impresa
Per chi è proprietario di un’impresa, non esiste l’aggettivo “piccola” per la propria azienda! Ma definiamola in termini di impatto economico e di situazione iniziale… Tutti nasciamo piccoli, ed è crescere il nostro obbiettivo!
Nella fase iniziale di un’impresa è fondamentale creare una presenza online efficace:
Sito web
Profili social
Brand awareness
Sono il punto iniziale di partenza. Ogni piccola impresa con prospettive deve consolidare la propria presenza online con questi piccoli accorgimenti.La seconda fase riguarda la strategia di posizionamento della propria presenza: quali sono le parole chiave? Che contenuto ci rappresenta? Qual’è il tuo pubblico target?
Con campagne pubblicitarie mirate e strategie di ottimizzazione sui motori di ricerca possiamo raggiungere il pubblico di riferimento grazie a strumenti come google Ads, social network, content marketing e brand awareness.
Tutte queste strategie consolideranno la tua presenza online e creeranno la tua autorità nel settore di riferimento.
Migliora le vendite online con un consulente SEO specializzato in ecommerce
Mentre un sito generico o di presentazione tenderà a generare esclusivamente dei leads che poi possono essere convertiti in clienti dal tuo reparto commerciale, un sito commerce deve vendere: visita, boom, vendita.
Magari fosse così… però possiamo avvicinarci.
Il consulente SEO in questo caso può aiutarti a scovare le parole chiave per essere trovato dai tuoi potenziali clienti.
Se proprio non hai la vendita alla prima visita, può aiutarti a configurare delle campagne di remarketing per “riacciuffare” il cliente che non ha comprato alla prima visita.
Renderà insomma il tuo sito “migliore” agli occhi di Google, non ti sto a spiegare in questa sede come.
Scopri le strategie vincenti di content marketing per il settore immobiliare
Non staremo qui a dirti che puoi vendere una casa online come in un ecommerce, però se hai un’agenzia immobiliare puoi inserire i tuoi annunci nel tuo sito.
Ci sono alcune strategie vincenti di marketing online per il settore immobiliare, come per esempio arricchire il contenuto del tuo sito con contenuti educativi che forniscano informazioni alle persone che stanno iniziando a cercare una casa, come per esempio guide sull’acquisto di una casa, consigli per la ricerca di affitto, suggerimenti per decorare gli interni, ecc…
L’utilizzo di foto professionali aiuteranno sicuramente i tuoi annunci ad attirare più interessati.
Oggi un buo cellulare può fare molte cose, ma non basta, ti serve il consiglio di un esperto.
Puoi inoltre condividere recensioni e storie di persone che hanno acquistato casa da te e che hanno avuto esperienze positive; aiuteranno un potenziale interessato ad acquisire fiducia nella tua agenzia.
Anche utilizzare i social media è una strategia interessante, perché puoi condividere foto, aggiornamenti e notizie sulle proprietà in vendita, aiutandoti magari con alcune campagne mirare agli interessati all’acquisto di case.
Come creare campagne pubblicitarie efficaci sui social media per il tuo ristorante
Prima di gettarti a capofitto nel mondo dei social, definisci gli obbiettivi che vuoi prefiggerti nella pubblicità social del tuo ristorante: Vuoi aumentare la consapevolezza del tuo ristorante o aumentare le prenotazioni online? Vuoi promuovere degli eventi speciali oppure pubblicizzare il nuovo menù?
Dovrai inoltre identificare il pubblico al quale ti vuoi rivolgere. Questo dipende dallo stile e budget del tuo ristorante, della tua paninoteca o del tuo bistro.
Di conseguenza, lo stile delle notizie e soprattutto delle immagini che dovrai condividere saranno differenti, a seconda appunto del pubblico che vorrai raggiungere.
Bastano pochi filtri alle foto per renderle eleganti o aggressive…
Ricordati che ogni settore, ma soprattutto ogni età ha il suo social di riferimento, TikTok è differente da Facebook, mentre dovresti considerare “social” anche portali tipo Tripadvisor o Foursquare.
Ai clienti piacciono le offerte, non dimenticarti do tenere costantemente informata la tua clientela sulla ultime offerte di stagione!
Aumenta la performance del tuo sito con l’ottimizzazione del tasso di conversione
Per performance intendiamo quanto il tuo sito riesce a soddisfare le tue richieste di conversione.
La conversione varia da sito a sito, può essere un contatto, una prenotazione, una vendita, una richiesta.
Ecco perché è fondamentale per il marketing digitale avere uno strumento di analisi nel proprio sito, che permette al tuo consulente SEO di informarti sulla performance del tuo sito.
Stai raggiungendo il tuo pubblico target?
Sta eseguendo le conversioni che ti aspettavi?
A che punto della navigazione il cliente esce dal sito?
Tutte queste domande trovano una risposta nel monitoraggio del sito e solo un buon consulente SEO può indicarti le eventuali correzioni e soluzioni in merito per aumentare il tasso di conversione.
Ci sono alcuni suggerimenti base tipo creare layout intuitivi, usare CTA (click to action) semplici e diretti, migliorare la velocità del sito web, usare modelli di pagamento sicuri e verificati, usare testimonianze e recensioni, usare testi ottimizzati e persuasivi.
Insomma molte tecniche per molteplici siti, ogni azienda racchiude le sue speranze e i suoi obbiettivi che solo un consulente SEO può farti realizzare!
E chi sono io per non scrivere qualcosa su ChatGPT, l’intelligenza artificiale più nominata nell’ultimo periodo?
Ma attenzione, non scriverò qualcosa di generico e di sentito dire, né tesserò le lodi della tecnologia, ma farò un analisi di un disastro pre-annunciato!
Ma veniamo ai fatti.
L’arrivo di chatGPT
Come tutti, chi prima o chi dopo, ho sentito dell’arrivo di questo incredibile strumento che intraprende delle vere e proprie conversazioni rispondendo alle domande più disparate, che (e qui perdonatemi l’ignoranza) prende spunto da un enorme database di informazioni limitate al 2021.
Devo dire che la prima impressione è stravolgente e, da buon pigrone, ho subito pensato che questo strumento fosse la soluzione alla stesura di contenuti per il web molto avanzata, fornendo anche informazioni di nicchia ed accurate, oltre al fatto che può scrivere in qualsiasi lingua.
Ovviamente, sempre in fase sperimentale, ho cominciato ad ottenere contenuti sugli argomenti più vari e a proporli su vari siti.
Facile, facile, facile.
Non pensare di essere l’unico furbo
Quando pensi una cosa però è naturale che ci hanno già pensato altri, e soprattutto il padrone del gioco, Google.
Come fai a non pensare che Google non abbia già preso provvedimenti in merito, cioè che non sappia capire quando un articolo è scritto artificialmente?
Devo dire che i primi effetti di posizionamento grazie agli articoli scritti si è fatto sentire. Infatti i siti sperimentali salivano per le parole chiave utilizzate.
Parallelamente ho ricercato informazioni in merito ai contenuti scritti con ChatGPT e incominciavano ad affiorare perplessità dagli esperti, ma anche tentativi si soluzione, come prendere una prima stesura di ChatGPT, ripassarla da un software che ha la funzione di parafrasi, fino alla doppia traduzione passando per i “Gpt detector” (strumenti che riconoscono testi scritti artificialmente) per rendere l’articolo apparentemente scritto da un umano.
Google non è ingenuo
Ma google è molto più furbo di quanto si immagini… anche se non parla mai di penalizzazioni di articoli scritti con intelligenza artificiale, il punto principale della valutazione di google è che se proponi un articolo, per essere indicizzato bene deve essere informativo, specifico, autorevole e che offra un’ottima esperienza all’utente.
E qui sta l’inghippo con l’intelligenza artificiale: ottieni delle informazioni incredibili e subito, ma in qualche modo non hanno quel sapore di esperienza umana, di vissuto e condiviso; rimangono delle informazioni generiche e scialbe.
Ammetto che ci sono dei prompt (il prompt è l’istruzione che diamo all’intelligenza artificiale per fornirci la risposta più accurata) che mi hanno sorpreso, come quella in cui riesci a far bypassare i blocchi di chatGPT (chatGPT non può ricercare informazioni attuali in internet) ed ottenere delle extra informazioni, oltre che a delle avveniristiche informazioni segrete sulla trattativa che sta intrattenendo il governo americano con gli alieni…
I risultati
Quali sono i risultati a medio termine? DISASTROSI!
I siti hanno cominciato a scendere a capofitto nell’indicizzazione, costringendomi a rimuovere e reindirizzare i contenuti informativi ma “farlocchi” per non cadere nell’oblio di google.
Non solo contenuti
Devo però ammettere una cosa: da chatGPT ho ottenuto delle soluzioni e dei codici PHP chew mi hanno permesso di fare delle modifiche a WordPress e woocommerce che mi hanno risparmiato molto tempo.
Mi ha inoltre aiutato notevolmente nella prima fase della stesura di un articolo scritto a mano, cioè la ricerca di parole chiave, di parole chiave long tail, di titoli da cui prendere spunto e da punti di vista che magari da soli non riusciamo ad ottenere.
E qualche volta, può aiutare sulle ricerche di scuola e a svolgere qualche noioso compito…
Quindi è un buon assistente, non un sostituto. Un buon suggeritore, non un copywriter.
Una piccola parentesi sulle immagini: midjourney
Parallelamente, colto dal rush dell’intelligenza artificiale, ho sperimentato anche Dall-e 2 ( il progetto di generazione di immagini di openai) e midjourney.
Midjouney è un progetto all’interno di una sorta di forum/chat di discord, dove si possono creare delle vere e proprie classroom per vari argomenti.
La classroom di midjourney è dedicata alla creazione di immagini da intelligenza artificiale.
Stesso principio di chatGPT, solo per immagini.
Mi sono divertito moltissimo e i risultati a volte sono incredibili. Ecco alcuni esempi.
Utilizzo di chatGPT
Quindi dimentichiamo l’illusione di scrivere centinaia di articoli a vanvera perché google disprezza chi cerca di ingannarlo, ma vediamo cosa possiamo chiedere a chatGPT nel lavoro quotidiano:
idee e suggerimenti per testi e Ads
riassumere testi lunghi per cogliere l’essenziale
ricerca di parole chiave e titoli
soluzioni di codice macchina come javascript, php, pyton
ricerche ed approfondimenti su qualsiasi argomento, da sviluppare manualmente
Non c’e’ ora di dubbio che è una valida alternativa a google, perché posso tranquillamente dichiarare che mentre su google il più delle volta la ricerca di qualcosa finisce per suggerire di comprare qualcosa, su chatGPT si ottengono delle risposte chiare, dirette ed esaustive. Io credo che google stia correndo ai ripari e che cerchi una valida alternativa, perché l’uscita di GPT4 è imminente, ed ho sentito che è ancora più fenomenale.
Ora rimango qui a leccarmi le ferite, acerbare di rimediare a degli esperimenti che hanno compromesso delle valide posizioni, ma la sperimentazione fa parte del percorso di crescita.
Un’amara conclusione
Cosa rimane da questa esperienza? Un po’ di delusione perché pensavo che l’intelligenza artificiale potesse ridurre il carico di lavoro e rendere alcune task giornaliere più semplici, ma allo stesso tempo la certezza che solo il proprio lavoro possa portare a dei risultati, altrimenti tutti potrebbero diventare degli esperti copywriter saturando il mercato.
Un altra amara certezza è che “google rules the world”, le chiavi del gioco le ha in mano sempre lui.
Se non lo hai ancora notato, Google sta eseguendo un esperimento chiamato Quick Read.
È dove ti fanno sapere nei risultati di ricerca se qualcosa è letto velocemente o no.
Più o meno è questo, in realtà va avanti da un po’.
Allora perché pensi che Google stia eseguendo questo esperimento? Pensi che sia perché vogliono sottolineare se qualcosa è corto, qualcosa è lungo, qualcosa va male, qualcosa va bene?
Nessuno sa veramente la risposta. Google non ce lo dice. Ma ho alcune intuizioni. Beh, pensala in questo modo:
abbiamo preso alcuni dati da seo.matteobodi.it.
Abbiamo esaminato 562 query di ricerca informative. Riesci a indovinare quale percentuale dei risultati della prima pagina conteneva più di 2000 parole? Un enorme 41,9%.
Come ricercatore, preferisci leggere articoli lunghi o brevi?
La realtà è che non ti interessa quale sia la lunghezza. Vuoi solo la risposta alla tua domanda il più velocemente possibile.
In altre parole, vuoi che qualcuno risolva il tuo problema il più velocemente possibile. Che sia un secondo o un minuto, idealmente non vuoi impiegare troppo tempo. Se riesci a ottenerlo in un minuto, bene. Se no, allora speri di arrivare in due minuti, e se non è possibile stai sperando idealmente di cercare di ottenere la soluzione al tuo problema entro tre minuti e così via.
Ma nessuno vuole leggere un articolo di 10 minuti per trovare la risposta quando avrebbero potuto ottenuto la risposta in un minuto.
Eccoti un esempio: vorresti leggere un articolo di 10 minuti che rompe la risposta a due più due?
Ovviamente no. Vuoi solo sapere che la risposta è quattro.
La SEO non riguarda il conteggio delle parole. E puoi vederlo con ciò che Google sta cercando di fare qui con il loro test di lettura rapida.
Non ottimizzare i tuoi contenuti per la lunghezza, ottimizzarlo per la qualità, e dare alle persone quello che vogliono il più velocemente possibile.
A volte bastano 10.000 parole per farlo, e a volte hai solo bisogno di 300 parole. Google vuole che le persone ottengano le risposte ai loro problemi il più velocemente possibile. Ecco perché quando digiti cose come Meteo di Venezia su Google, vedi subito il tempo invece di dover andare su una pagina web a caso.
Se vuoi fare bene a lungo termine, ottimizzare per dare alle persone quello che vogliono nel minor numero di parole possibile.
Immagina di cercare una soluzione su Google. Fare clic su un risultato di lettura rapida, o hai intenzione di intraprendere il lungo e doloroso cammino?
Sto solo dicendo di dare alle persone quello che vogliono il più velocemente possibile è la cosa ideale da fare.
È così che vinci con il content marketing a lungo termine.
Ora, se hai bisogno di aiuto con la tua strategia di content marketing cercando di capire se qualcosa dovrebbe essere lungo o corto, insomma, come posso dare quell’impatto il più velocemente possibile anche se i miei concorrenti hanno contenuti molto lunghi?
Dai un’occhiata alla nostra agenzia pubblicitaria, SEO MAESTRO dove aiutiamo i nostri clienti a farlo. Se hai solo domande, lascia un commento qui sotto. Sono qui per rispondere, aiutarti.
Perché dovresti studiare marketing? Il motivo più importante è che il marketing è rilevante per tutti nella società moderna.
I costi di marketing consumano una parte considerevole del denaro degli acquirenti
In questo articolo, chiariamo che molte attività di marketing sono necessarie per fornire alle persone beni e servizi soddisfacenti. Ovviamente, queste attività di marketing costano denaro. In effetti, circa la metà della spesa di un acquirente è destinata ai costi di marketing. Immagina che una famiglia abbia un reddito mensile di 1.800$ e che destini 300 dollari a tasse e risparmi. Questa famiglia spende circa 1.500 dollari per beni e servizi, di cui 750 dollari per attività di marketing. Chiaramente, se le spese di marketing consumano gran parte del tuo denaro, dovresti sapere come vengono utilizzati questi soldi.
Le attività di marketing sono utilizzate in molte organizzazioni
Dal 25 al 33 percento di tutti i lavoratori civili negli Stati Uniti svolgono attività di marketing. Nel campo del marketing è disponibile una varietà di opportunità di carriera interessanti e stimolanti, tra cui vendita personale, pubblicità, imballaggio, trasporto, stoccaggio, ricerche di marketing, sviluppo di prodotti, vendita all’ingrosso e vendita al dettaglio. Inoltre, un certo numero di persone che lavorano per organizzazioni non commerciali sono coinvolte in attività di marketing. Ad esempio, come parte delle sue attività di marketing, l’American Lung Association ha scelto Brooke Shields come portavoce per promuovere le sue idee tra i giovani. Oltre ad essere un non fumatore. Brooke Shields è molto conosciuta. L’American Lung Association riteneva che la sua reputazione di modella di alta moda contrastasse chiaramente le pubblicità dei produttori di sigarette che associavano glamour e sessualità alle sigarette. Le competenze di marketing vengono utilizzate anche per promuovere una campagna politica locale o un teatro comunitario senza scopo di lucro o per raccogliere fondi (o un ospedale locale). Tuttavia, sia che una persona si guadagni da vivere attraverso le attività di marketing o le svolga volontariamente in organizzazioni non commerciali, deve applicare conoscenze e competenze di marketing.
Le attività di marketing sono importanti per le organizzazioni imprenditoriali e per l’economia
Un’organizzazione aziendale deve vendere prodotti per sopravvivere e crescere. Le attività di marketing aiutano direttamente o indirettamente a vendere i prodotti dell’organizzazione. Oltre a vendere prodotti affermati, generano anche risorse finanziarie che possono essere utilizzate per sviluppare prodotti innovativi. Con nuovi prodotti, un’azienda può soddisfare meglio le mutevoli esigenze dei clienti, il che a sua volta consente all’azienda di generare maggiori profitti.
La nostra economia industrializzata, altamente complessa, dipende fortemente dalle attività di marketing. Contribuiscono a produrre profitti essenziali non solo per la sopravvivenza delle singole imprese, ma anche per la salute e la sopravvivenza definitiva dell’intera economia. Senza profitti, le aziende hanno difficoltà ad acquistare materie prime, assumere più dipendenti, attrarre più capitali e quindi produrre più prodotti che, a loro volta, generano maggiori profitti.
Attività di marketing che dovrebbero essere valutate
Oltre a contribuire al benessere della nostra nazione, le attività di marketing pervadono la nostra vita quotidiana. In effetti, ci aiutano a ottenere molti miglioramenti nella qualità della nostra vita.
Lo studio delle attività di marketing ci consente di soppesarne costi, benefici e difetti in modo più efficace. Possiamo vedere dove devono essere migliorati e come raggiungere questo obiettivo. Ad esempio, se hai avuto un’esperienza insoddisfacente con una garanzia, potresti aver desiderato che le leggi venissero applicate in modo più rigoroso per indurre i venditori a rispettare le loro promesse. Oppure, dopo aver acquistato un prodotto, potresti aver desiderato avere maggiori informazioni, o informazioni più accurate, prima di effettuare l’acquisto. La comprensione del marketing ci consente di valutare le misure correttive (come leggi, regolamenti e linee guida del settore) che possono essere necessarie per porre fine a pratiche di marketing sleali, fuorvianti o non etiche.
Che cos’è il marketing?
Chiedi a più persone di definire il marketing. Probabilmente risponderanno con una serie di descrizioni ristrette. Il marketing comprende molte più attività di quanto la maggior parte delle persone pensi. Ricorda, tuttavia, che qualsiasi definizione è semplicemente una descrizione astratta di un concetto ampio. Nessuna definizione descrive perfettamente il concetto a cui si riferisce, come la maggior parte delle discipline in via di sviluppo.
Il marketing consiste nello svolgimento di attività commerciali che dirigono il flusso di beni e servizi dal produttore al consumatore o all’utente.
Il marketing è lo sviluppo e la distribuzione efficiente di beni e servizi per segmenti di consumatori selezionati.
Il marketing è il processo in una società mediante il quale la struttura della domanda di beni e servizi economici viene anticipata o ampliata e soddisfatta attraverso la concezione, la promozione, lo scambio e la distribuzione fisica di tali beni e servizi.
Sebbene queste definizioni di marketing possano essere lx* accettabili per alcuni accademici e professionisti, riteniamo che ognuna sia troppo limitata per uno o più dei seguenti motivi. Innanzitutto, la maggior parte delle definizioni indica che il marketing consiste in attività commerciali. Abbiamo già detto che il marketing si verifica anche in situazioni non aziendali ed è praticato da organizzazioni non aziendali. In secondo luogo, una definizione implica che il marketing inizi dopo che grxxis e i servizi sono stati prodotti; in realtà, iniziano le attività di marketing Altre attività di produzione. In terzo luogo (come vedremo), il marketing non riguarda solo beni e servizi, ma anche idee, problemi, concetti e persino persone.
Per evitare tali limitazioni, la nostra definizione ha un ambito molto più ampio:
Il marketing consiste in attività individuali e organizzative volte a facilitare e accelerare gli scambi all’interno di un insieme di forze ambientali dinamiche.
La definizione di Illis considera il marketing come un gruppo eterogeneo di attività dirette a una vasta gamma di prodotti e svolte all’interno di una vasta gamma di organizzazioni. Per comprendere appieno questa definizione, esaminiamo i suoi componenti in modo più dettagliato.
Il marketing consiste in attività
È necessaria una moltitudine di attività per commercializzare i prodotti in modo efficace. Alcune attività possono essere svolte dai fornitori; altre possono essere svolte da intermediari (che acquistano dai produttori o da altri intermediari per rivendere i prodotti) e altre possono anche essere svolte lx* dagli acquirenti. Il marketing non include tutte le attività umane e organizzative. Comprende solo le attività volte a facilitare e accelerare gli scambi. La Tabella 1.1 elenca diverse categorie principali di attività di marketing e fornisce una serie di esempi per ciascuna di esse. Questa enumerazione generale non deve essere considerata esaustiva. Ogni esempio potrebbe essere suddiviso in numerose attività più specifiche.
Il marketing viene eseguito da individui e organizzazioni
L’unico proprietario e gestore di un negozio di quartiere snudi svolge una serie di attività di marketing per facilitare gli scambi. Lui o lei decide quali prodotti soddisferanno i clienti, organizza la consegna dei prodotti al negozio, li stabilisce i prezzi, decide quanti tenere in magazzino e quanti mettere sugli scaffali, li pubblicizza, assiste i clienti, e a volte anche confezioni regalo e consegna prodotti.
Molti tipi diversi di organizzazioni svolgono attività di marketing. Le organizzazioni imprenditoriali ovviamente lo fanno. Ma così chiese, università, organizzazioni caritative, partiti politici, circoli civici, teatri, ospedali ecc…
Tabella 1.1 Esempi di attività di marketing generali
Categoria di attività di marketing
Possibili attività richieste
Informazioni di marketing
Progettare ed eseguire esperimenti di marketing; osservare e analizzare il comportamento degli acquirenti; sviluppare e amministrare sondaggi sui consumatori; analizzare e interpretare le informazioni raccolte di routine come i dati di vendita; eseguire test di mercato; valutare le opportunità di mercato; fornire ai manager le informazioni nella forma più utilizzabile per processo decisionale
Prodotto
Sviluppare e testare nuovi prodotti, modificare i prodotti esistenti; eliminare i prodotti che non soddisfano i desideri dei clienti; formula marchi e politiche di marchio; crea garanzie sui prodotti e stabilisci procedure per soddisfare le garanzie; pianifica pacchetti, inclusi materiali, dimensioni, forme, colori e disegni.
Distribuzione
Analizzare vari tipi di canali di distribuzione; progettare canali di distribuzione appropriati; progettare un programma efficace per le relazioni con i rivenditori; stabilire centri di distribuzione; formulare e implementare procedure per una gestione efficiente dei prodotti; impostare i controlli dell'inventario; analizzare i metodi di trasporto; ridurre al minimo il totale costi di distribuzione; analisi delle possibili ubicazioni di impianti e punti vendita all'ingrosso o al dettaglio.
Promozione
Stabilire obiettivi promozionali; determinare i principali tipi di promozione da utilizzare; selezionare e programmare i mezzi pubblicitari; sviluppare messaggi pubblicitari; misurare l'efficacia degli annunci pubblicitari; reclutare e formare i venditori; formulare programmi di compensazione per il personale di vendita; stabilire territori di esclusiva; pianificare e Implementa iniziative di promozione delle vendite come campioni gratuiti, coupon, display, lotterie, concorsi di vendita e programmi pubblicitari cooperativi; prepara e diffonde comunicati pubblicitari.
Prezzo
Analizza i prezzi dei concorrenti; formula le politiche dei prezzi; determina il metodo o i metodi utilizzati per fissare i prezzi; fissare i prezzi; determinare sconti per vari tipi di acquirenti; stabilire condizioni e termini di vendita.
Gestione del marketing
Stabilire obiettivi di marketing; pianificare le attività di marketing; coordinare e integrare le attività di marketing; motivare le persone che stanno implementando le attività di marketing; valutare e controllare le prestazioni delle attività di marketing.
Il marketing facilita gli scambi
Perché abbia luogo uno scambio, devono sussistere quattro condizioni. Innanzitutto, lo scambio richiede la partecipazione di due o più individui, gruppi o organizzazioni. In secondo luogo, ogni parte deve possedere qualcosa di valore che l'altra parte desidera. In terzo luogo, ognuno deve essere disposto a rinunciare al proprio «qualcosa di valore» per ricevere il «qualcosa di valore» posseduto dall'altro. In quarto luogo, le parti dello scambio devono essere in grado di comunicare tra loro per fare il loro “qualcosa di valore” disponibile. È importante rendersi conto che uno scambio non avrà necessariamente luogo solo perché esistono queste quattro condizioni. Ma anche se ciò non avviene, sono comunque avvenute attività di marketing.
Il marketing avviene in un ambiente dinamico
L'ambiente di marketing è costituito da molte forze mutevoli: leggi, regolamenti, azioni dei funzionari politici, pressioni dei consumatori, cambiamenti nelle condizioni economiche, progressi tecnologici e influenze sociali e culturali. Ognuna di queste forze dinamiche ha un impatto sull'efficacia delle attività di marketing nel facilitare e accelerare gli scambi. Esploreremo tali forze ambientali più avanti in questo capitolo e nei capitoli 16 e 17.
Il concetto di marketing
Durante la seconda guerra mondiale, l'U5. L'Air Force ha stabilito una base di rifornimento su un'isola del Pacifico I nativi hanno osservato il personale di servizio costruire la pista, installare luci di atterraggio, installare una torre di controllo ed erigere edifici di stoccaggio. Una volta completata la base, i nativi si sono divertiti a guardare gli aerei atterrare e decollare. A loro piaceva soprattutto vedere le scorte che venivano scaricate, perché avevano sviluppato modi per ottenere cibo e altre forniture dalle aree di stoccaggio.
Dopo la fine della guerra, i rifornimenti sono stati rimossi, le strutture sono state demolite, le luci di atterraggio sono state spente e la pista è stata distrutta. Quando l'ultimo militare statunitense lasciò l'isola, i nativi che erano diventati dipendenti dalle forniture decisero che se avessero potuto ricostruire la base, i grandi uccelli argentati sarebbero tornati. Quindi costruirono capanne di stoccaggio dal tetto di paglia grezza, sgombrarono e levigarono una pista improvvisata e costruirono una struttura simile a una torre vicino ad essa. Di notte accendevano torce su entrambi i lati della pista per guidare gli uccelli argentati verso l'isola. Sebbene i nativi aspettassero giorno dopo giorno e notte dopo notte, i grandi uccelli argentati non arrivarono mai.
Alcune organizzazioni aziendali affrontano un problema simile. Costruiscono o acquistano strutture, assumono personale, ottengono attrezzature e fabbricano o acquistano prodotti; eppure, come i nativi, non riescono ad attirare le persone con ciò che hanno da offrire. Ma un'azienda che adotta e implementa correttamente il concetto di marketing dovrebbe avere più successo di quei nativi.
Il concetto di marketing non è una seconda definizione di marketing. È un modo di pensare o una filosofia di gestione dell'intera attività di un'organizzazione. Questa filosofia influisce su tutti gli sforzi dell'organizzazione, non solo sulle attività di marketing. Vediamo come funziona.
Elementi di base del concetto di marketing
Secondo il concetto di marketing, un'organizzazione dovrebbe cercare di soddisfare le esigenze dei clienti attraverso una serie coordinata di attività che, allo stesso tempo, consentano all'organizzazione di raggiungere i propri obiettivi. La soddisfazione del cliente è l'obiettivo principale del concetto di marketing.
Innanzitutto un'organizzazione aziendale deve scoprire cosa soddisferà i clienti. Con queste informazioni, l'azienda può creare prodotti soddisfacenti. Ma questo non basta. L'azienda deve quindi mettere questi prodotti nelle mani dei clienti. Né il processo finisce qui. L'azienda deve continuare a modificare e adattare i prodotti attuali per stare al passo con i desideri e le preferenze in evoluzione dei clienti. In sostanza, il concetto di marketing sottolinea l'importanza dei clienti e sottolinea che le attività di marketing iniziano e finiscono con loro. Nel tentativo di soddisfare i clienti, le aziende devono considerare non solo le esigenze immediate e a breve termine, ma anche i desideri più ampi e a lungo termine. Un'azienda non deve cercare di soddisfare le esigenze attuali dei clienti sacrificando i desideri a lungo termine. Ciò non farà che creare una forte insoddisfazione dei clienti in futuro. Sappiamo tutti che le persone vogliono energia efficiente e a basso costo per alimentare le loro case e le loro automobili. Eppure non vogliono che i produttori di energia inquinino l'aria e l'acqua, uccidano la fauna selvatica o causino malattie o difetti alla nascita nelle generazioni future. Per soddisfare queste esigenze e desideri a breve e lungo termine, un'impresa deve coordinare tutte le sue attività. I reparti di produzione, finanza, contabilità, personale e marketing devono lavorare insieme. La mancanza di coordinamento manageriale può ridurre la soddisfazione del cliente o portare a una grave insoddisfazione. Immaginando che un negozio al dettaglio mal coordinato invii un opuscolo sollecitando assistenza utenti che utilizzeranno il piano di credito del negozio. Supponiamo che lo stesso giorno il il cliente riceve il libretto e una lettera dura che minaccia il recupero di acquisti precedenti se il conto del cliente non viene pagato entro venti quattro ore. Come reagirà quel cliente? Se hai l'impressione che il concetto di marketing sia molto filanico… filosofia tropica volta ad aiutare i clienti a spese del bus organizzazione di notizie, vi assicuriamo che non lo è. Un'azienda che adotta il concetto di marketing non deve solo soddisfare gli obiettivi dei suoi clienti, ma anche raggiungere i propri obiettivi. Altrimenti, non rimarrebbe in attività a lungo. La obiettivi complessivi di un'azienda potrebbe! essere indirizzati all'aumento dei profitti, delle quote di mercato, delle vendite o a una combinazione dei tre. Il concetto di marketing sottolinea che un'organizzazione aziendale può raggiungere al meglio i propri obiettivi fornendo la soddisfazione del cliente attraverso attività coordinate. Implementazione il concetto di marketing avvantaggia l'organizzazione e i suoi clienti.
Evoluzione del concetto di marketing
Il concetto di marketing può sembrare un approccio così sensato alla gestione di un'azienda che ti chiedi perché ne stiamo discutendo. Le aziende non hanno sempre creduto che il modo migliore per realizzare vendite e profitti sia soddisfare i clienti? Purtroppo non sempre lo hanno creduto. Sorprendentemente, molte aziende non hanno ancora adottato il concetto di marketing. Questa filosofia è emersa nella terza era importante nella storia degli affari statunitensi. È stato preceduto dall'era della produzione e dall'era delle vendite.
L'era della produzione
Durante la seconda metà del diciannovesimo secolo, la rivoluzione industriale prese il sopravvento negli Stati Uniti. L'elettricità, il trasporto ferroviario, l'uso di manodopera specializzata, la catena di assemblaggio e la produzione di massa hanno permesso di fabbricare prodotti in modo più efficiente. Come risultato delle nuove tecnologie e dei nuovi modi di utilizzare la manodopera, i prodotti sono usciti dalle fabbriche verso il mercato, dove la domanda di manufatti da parte dei consumatori era forte. Questo orientamento alla produzione è continuato fino alla prima parte di questo secolo, incoraggiato dal movimento di gestione scientifica, in cui i lavoratori venivano formati e sollecitati a lavorare in uno stile simile a quello delle macchine per aumentare la loro produttività.
L'era delle vendite
A partire dagli anni '20, la forte domanda di prodotti da parte dei consumatori diminuì. Le aziende si sono rese conto che i prodotti, che a questo punto potevano essere realizzati in modo relativamente efficiente, avrebbero dovuto essere «venduti» ai consumatori. Dalla metà degli anni '20 ai primi anni '50, le aziende consideravano le vendite il mezzo principale per aumentare i profitti. Di conseguenza, questo periodo arrivò ad avere un orientamento alla vendita. Gli uomini d'affari ritenevano che le attività di marketing più importanti fossero la vendita personale e la pubblicità.
L'era del marketing
All'inizio degli anni '50, tuttavia, alcuni uomini d'affari iniziarono a riconoscere che, sebbene potessero produrre prodotti in modo efficiente e promuoverli ampiamente attraverso la vendita personale e la pubblicità, ciò non garantiva che i clienti li acquistassero. Queste aziende, e molte altre da allora, hanno scoperto di dover prima determinare cosa vogliono i clienti e poi produrlo*, piuttosto che Hum semplicemente realizzando prodotti e cercando di modificare le esigenze dei clienti per adattarli a ciò che è stato prodotto. Poiché sempre più organizzazioni aziendali si sono rese conto che la misurazione delle esigenze dei clienti è il punto in cui tutto ha inizio, siamo passati all'era del marketing, l'era dell'orientamento al cliente.
Implementazione del concetto di marketing
Una filosofia può avere un bell'aspetto sulla carta. Può sembrare ragionevole e nobile. Ma ciò non significa che possa essere messo in pratica facilmente. Il concetto di marketing ne è un esempio. Per implementarlo, un'organizzazione deve concentrarsi su alcune condizioni generali. Deve anche essere consapevole di diversi problemi. Per questo motivo, il concetto di marketing non è ancora pienamente accettato dalle organizzazioni imprenditoriali. Prima discuterò di alcune condizioni che devono essere soddisfatte perché il concetto funzioni e poi rivolgo la nostra attenzione ad alcuni problemi nella sua implementazione.
Far funzionare il concetto di marketing
Poiché il concetto di marketing riguarda tutti i tipi di attività commerciali, non solo le attività di marketing, il top management di un'organizzazione deve adottarlo con tutto il cuore. I dirigenti di alto livello devono incorporare il concetto di marketing nella loro filosofia personale di gestione aziendale in modo così completo da servire come base per tutte le decisioni e gli obiettivi che si sono prefissati per la loro azienda. Devono convincere gli altri membri dell'organizzazione ad accettare i cambiamenti nelle politiche e nelle operazioni derivanti dalla loro accettazione del concetto di marketing.
Qual è il primo passo? La direzione deve stabilire un sistema informativo che consenta loro di scoprire le reali esigenze dei clienti e di utilizzare tali informazioni internamente per creare prodotti soddisfacenti. General Mills, ad esempio, ha studiato le esigenze alimentari degli acquirenti prima di presentare con successo Hamburger Helper ai clienti attenti all'economia durante un periodo di recessione». Poiché un sistema informativo di questo tipo è quasi sempre costoso, la direzione deve essere disposta a impegnare una notevole quantità di tempo e denaro per svilupparlo e mantenerlo.
Senza un sistema informativo adeguato, un'organizzazione non può essere orientata al cliente. Negli ultimi quindici anni, ad esempio, alcuni vecchi hotel del centro sono falliti: eppure molti nuovi hotel sono stati costruiti e stanno prosperando. Perché alcuni di quelli vecchi sono stati piegati? Uno dei motivi, tra i tanti, è che i loro sistemi informativi erano inadeguati. Non sono riusciti a determinare cosa volevano i clienti e quindi non sono stati in grado di fornire i prodotti desiderati.
Il secondo compito principale della direzione potrebbe essere la ristrutturazione dell'organizzazione. Abbiamo già sottolineato che se un'azienda vuole soddisfare gli obiettivi dei clienti oltre ai propri, deve coordinare tutte le attività. Per raggiungere questo coordinamento delle decisioni e delle attività dipartimentali, potrebbe essere necessario ristrutturare le operazioni interne e gli obiettivi generali di uno o più dipartimenti. Se il capo dell'unità di marketing non è un membro della direzione di alto livello dell'organizzazione, la situazione deve essere corretta. Potrebbe essere necessario abolire alcuni dipartimenti e crearne di nuovi. L'implementazione della filosofia del concetto di marketing richiede il supporto non solo del top management ma anche dei dirigenti e del personale a tutti i livelli dell'organizzazione.
Problemi nell'implementazione del concetto di marketing
Cosa succede quando vengono soddisfatte le condizioni di base per la creazione di un sistema informativo e la riorganizzazione dell'azienda? È sicuro che il nuovo approccio di marketing dell'azienda funzionerà perfettamente? No, non lo è. Innanzitutto, esiste un limite alla capacità di un'azienda di soddisfare le esigenze dei clienti per un determinato prodotto. Ogni persona ha un'idea unica di cosa dovrebbe essere un prodotto specifico. In un'economia di produzione di massa, tuttavia, la maggior parte delle organizzazioni aziendali non può personalizzare i prodotti per soddisfare le esigenze esatte di ogni cliente. In secondo luogo, sebbene un'azienda possa provare a capire cosa vogliono i clienti, potrebbe non essere in grado di farlo. Anche quando un'azienda identifica correttamente le esigenze dei clienti, il personale dell'azienda ha spesso difficoltà a sviluppare effettivamente un prodotto per soddisfare tali esigenze. Molte aziende dedicano molto tempo e denaro alla ricerca delle esigenze dei clienti. Ciononostante, alcuni dei loro prodotti sono «vincitori» e altri «perdenti».
In terzo luogo, soddisfacendo un segmento della società, un'impresa a volte contribuisce all'insoddisfazione di altri segmenti. Anche le organizzazioni governative e non imprenditoriali hanno questo problema.
In quarto luogo, un'azienda può dover affrontare il problema di mantenere il morale dei dipendenti durante qualsiasi ristrutturazione che possa essere necessaria per coordinare le attività dei vari reparti. Il cambiamento può essere molto sconvolgente per i dipendenti e può influire sulla loro produttività. La direzione deve enunciare con attenzione le ragioni dei cambiamenti e comunicare il proprio entusiasmo per il concetto di marketing.
Adozione del concetto di marketing
Potresti chiederti quante organizzazioni hanno adottato il concetto di marketing. La ricerca indica in genere che il concetto di marketing, in particolare l'orientamento al cliente, è stato implementato da diverse organizzazioni aziendali. Le aziende più grandi sono sembrate più disposte ad adottare il concetto di marketing rispetto a quelle più piccole. Tuttavia, man mano che gli uomini d'affari diventano più consapevoli delle proprie responsabilità sociali e un numero crescente di individui e gruppi spinge le aziende a rispondere meglio alle esigenze della società, possiamo aspettarci che sempre più organizzazioni adottino il concetto di marketing.
Le variabili di marketing
La nostra definizione di marketing afferma che varie attività vengono eseguite per facilitare e accelerare gli scambi. Le attività di marketing sono influenzate da due tipi generali di variabili: quelle relative al marketing mix e quelle relative all'ambiente di marketing. Come mostrato nella Figura 1.6, le variabili del marketing mix (fattori sui quali un'organizzazione ha il controllo) sono influenzate in molti modi e in varia misura dalle variabili dell'ambiente di marketing (aspetti del contesto aziendale generale sui quali l'azienda ha poco o nessun controllo).
Mix di Variabili del marketing
Il marketing mix è composto da quattro componenti principali: prodotto, distribuzione. promozione e prezzo. Questi componenti sono chiamati variabili decisionali di marketing perché un responsabile marketing può variare il tipo e la quantità di ciascun elemento. Uno degli obiettivi principali è creare e mantenere un marketing mix che soddisfi le esigenze dei consumatori per un tipo di prodotto generale. Si noti nella Figura 1.6 che il marketing mix è costruito attorno all'acquirente (come sottolineato dal concetto di marketing). Prendendo decisioni e gestendo le attività, un responsabile marketing può creare un mix soddisfacente e quindi di successo.
Le variabili del marketing mix sono spesso viste come variabili «controllabili» perché possono essere modificate. Tuttavia, ci sono dei limiti alla misura in cui queste variabili possono essere modificate. Non sono totalmente controllabili. Ad esempio, un manager potrebbe non essere libero di modificare i prezzi da un giorno all'altro a causa delle condizioni economiche o delle normative governative.
Le caratteristiche del prodotto non possono essere modificate molto spesso. Inoltre, le campagne promozionali e i metodi utilizzati per distribuire i prodotti normalmente non possono essere cliangati dall'oggi al domani.
Ora esaminiamo più da vicino le decisioni e le attività relative alle variabili del marketing mix (prodotto, distribuzione, promozione e prezzo).
La variabile del prodotto
Come notato in precedenza, un prodotto può essere un bene, un servizio o un'idea. L'effettiva produzione fisica di prodotti non è un'attività di marketing. Ma i professionisti del marketing possono ricercare e fare ricerche sulle esigenze di prodotto dei consumatori e progettare il prodotto per raggiungere le caratteristiche del prodotto desiderate. Questo aspetto del marketing mix è noto come variabile di prodotto. La creazione e la modifica di pacchetti e nomi di marchi sono altre decisioni variabili del prodotto.
Le decisioni sulle variabili di prodotto e le attività correlate sono importanti perché sono coinvolte direttamente nella fornitura dei vantaggi che i prodotti soddisfano le aspettative. Per mantenere una serie di prodotti soddisfacente che aiuti un'organizzazione a raggiungere i propri obiettivi, un marketer deve essere in grado di sviluppare nuovi prodotti, modificare quelli esistenti ed eliminare quei prodotti che non possono più soddisfare gli acquirenti e produrre profitti accettabili. Ad esempio. Revlon ha aggiunto una serie di nuovi prodotti alla sua linea. Si potrebbe supporre che questi nuovi prodotti siano cosmetici, ma non lo sono. Le nuove aggiunte sono prodotti sanitari e medici. Sono stati selezionati perché la domanda di questi prodotti sta aumentando molto più rapidamente della domanda di cosmetici. Oggi, queste nuove aggiunte di prodotti generano la metà delle vendite totali di Revlon
La variabile di distribuzione
Per soddisfare i consumatori, i prodotti devono essere disponibili al momento giusto in un luogo comodo e accessibile. Nel gestire la variabile di distribuzione, un responsabile marketing cerca di rendere i prodotti disponibili nelle quantità desiderate al maggior numero possibile di clienti e di mantenere i costi totali di inventario, trasporto e stoccaggio il più bassi possibile. Un responsabile marketing può essere coinvolto nella selezione e nella motivazione degli intermediari (grossisti e rivenditori), nella definizione e nel mantenimento delle procedure di controllo dell'inventario e nello sviluppo e nella gestione dei sistemi di trasporto e stoccaggio.
La direzione della F.W. Woolworth Company ha preso importanti decisioni di distribuzione che influenzano i tipi di negozi utilizzati da quell'organizzazione. Un rallentamento in tutto il settore degli sconti generali sulla merce ha spinto Woolworth a passare dalle operazioni di varietà a quelle specializzate. Negli ultimi anni i negozi specializzati hanno iniziato a interessarsi ai negozi di mercificazione generici offrendo meno linee di prodotti ma più complete a prezzi competitivi. Di conseguenza. F.W. Woolworth sta aprendo negozi specializzati a un ritmo più rapido rispetto al lancio di nuovi negozi di varietà Woolworth e Woolco».
La variabile di promozione
La variabile promozione viene utilizzata per facilitare gli scambi informando uno o più gruppi di persone su un'organizzazione e sui suoi prodotti. La promozione viene utilizzata per vari motivi. Ad esempio, potrebbe essere utilizzato per aumentare la consapevolezza pubblica di un'organizzazione o di un nuovo prodotto o marchio. La promozione viene utilizzata anche per educare i consumatori sulle caratteristiche del prodotto o per sollecitare le persone ad adottare una posizione particolare su una questione politica o sociale. La parte 4 esamina attentamente tali attività di promozione come la vendita personale, la pubblicità, la promozione delle vendite, la pubblicità e il packaging.
La variabile di prezzo
I consumatori sono interessati ai prezzi dei prodotti perché sono preoccupati per il valore ottenuto in borsa. In riferimento alla variabile dei prezzi, i responsabili marketing di solito contribuiscono a stabilire le politiche dei prezzi e a determinare i prezzi dei prodotti. Poiché il prezzo è importante per i consumatori, è una componente fondamentale del marketing mix. Viene spesso utilizzato come strumento competitivo; infatti, una concorrenza estremamente intensa sui prezzi a volte porta a «guerre dei prezzi». Il prezzo aiuta anche a stabilire l'immagine di un prodotto. Ad esempio, se i produttori di Chanel No. 5 provassero a vendere quel profumo in una caraffa da un gallone per 3,95 dollari, probabilmente i consumatori non lo comprerebbero. Il prezzo di Tliat distruggerebbe l'immagine dei consumatori di Chanel n. 5.
Variabili dell'ambiente di marketing
Le decisioni e le attività di marketing non avvengono nel vuoto. Sono influenzati (almeno) dalle seguenti variabili nell'ambiente di marketing: forze politiche, forze legali, forze normative, forze sociali, forze economiche e forze tecnologiche.
L'ambiente di marketing circonda sia l'acquirente che il marketing mix. Le variabili dell'ambiente di marketing influiscono sulla capacità di un marketer di facilitare e accelerare gli scambi in tre modi generali. Innanzitutto, l'ambiente di marketing influenza i consumatori. Influisce sugli stili di vita, sugli standard di vita, sulle preferenze e sulle esigenze dei prodotti. Poiché un responsabile marketing cerca di sviluppare e adattare le variabili del marketing mix per soddisfare i consumatori, gli effetti delle variabili ambientali sui consumatori hanno anche un impatto indiretto sulle variabili del marketing mix. In secondo luogo, le forze nell'ambiente di marketing influenzano direttamente se e come un responsabile marketing può svolgere determinate attività di marketing. In terzo luogo, le variabili dell'ambiente di marketing possono influenzare le decisioni e le azioni di un responsabile marketing influenzando le reazioni dei consumatori al mix o ai mix di marketing dell'azienda.
Sebbene le variabili nell'ambiente di marketing siano talvolta definite incontrollabili, non sono totalmente incontrollabili. Un responsabile marketing può spesso influenzarne uno o più. Tuttavia, le variabili dell'ambiente di marketing fluttuano rapidamente e drasticamente, motivo per cui il marketing è così interessante e impegnativo. Poiché queste variabili sono altamente correlate, una modifica in ognuna di esse può causare la modifica di altre variabili ambientali.
Anche se le variabili ambientali generano incertezza per i professionisti del marketing e, a volte, hanno gravi effetti negativi sulle attività di marketing, possono anche creare opportunità. Ad esempio, i progressi tecnologici nel settore dei tessuti hanno contemporaneamente fatto fallire alcune aziende e offerto ad altre l'opportunità di entrare nel mercato e agevolare gli scambi. Pertanto, i professionisti del marketing devono essere consapevoli dei cambiamenti nelle variabili ambientali, non solo per essere in grado di adattarli e influenzarli, ma anche per sfruttare le opportunità offerte. Il resto di questa sezione descrive brevemente l'ambiente dinamico in cui avvengono le decisioni e le attività di marketing. I capitoli 16 e 17 analizzano in dettaglio le variabili ambientali.
Forze politiche
Le nostre istituzioni politiche emanano leggi e creano unità normative che influiscono sulle organizzazioni aziendali. Più in generale, le azioni delle forze politiche influenzano fortemente la stabilità economica e politica del nostro Paese non solo attraverso decisioni che riguardano questioni interne e interne, ma anche attraverso la loro autorità di negoziare accordi commerciali e determinare la politica estera. Se i funzionari governativi hanno opinioni negative su un'azienda o un settore, possono approvare e applicare leggi che limitano severamente la capacità di un'organizzazione di commercializzare prodotti. Inoltre, i governi acquistano molti prodotti in quantità enormi. Le azioni dei funzionari politici possono quindi influire sulla posizione finanziaria di un'impresa aggiudicando o omettendo di aggiudicare un contratto o un prestito governativo. Ovviamente, è importante impressionare favorevolmente i funzionari politici. Che le aziende ne siano ben consapevoli è dimostrato dal numero e dall'entità dei loro sforzi (legali e illegali) per sostenere le campagne politiche.
Forze legali
La legislazione e l'interpretazione delle leggi danno origine a forze legali. Le decisioni e le attività di marketing sono limitate e controllate da una moltitudine di leggi stabilite dalle istituzioni politiche. Molte leggi sono state emanate per preservare un'atmosfera competitiva o per proteggere i consumatori. Tendono a influenzare direttamente le attività di marketing, ma gli effetti reali di queste disposizioni sulle variabili del marketing mix dipendono in gran parte dal modo in cui i professionisti del marketing e i tribunali interpretano tali disposizioni.
Forze normative
Le forze normative derivano dalle unità di regolamentazione a livello locale, statale e federale. Queste unità creano e applicano numerose normative che influiscono sulle decisioni di marketing. Ad esempio, un giudice amministrativo della Federal Trade Commission ha stabilito che i produttori di Usterine si lavano la bocca. Warner-Lambert Company, ha falsamente pubblicizzato il proprio prodotto affermando che previene, cura e cura il raffreddore e il mal di gola. L'ordinanza del giudice richiedeva che l'azienda pubblicasse dieci milioni di dollari di pubblicità correttive affermando che «contrariamente alla pubblicità precedente, Usterine non preverrà raffreddori o mal di gola né ne ridurrà la gravità». Dopo che Warner-Lambert «ha impugnato l'ordinanza del giudice, sia dinanzi a una Corte d'Appello degli Stati Uniti (che ha confermato l'ordine) che alla Corte Suprema degli Stati Uniti (che ha rifiutato di riascoltare il caso), la società rispettato l'ordine. Tuttavia, Warner-Lambert non è stata costretta a usare l'espressione «contrariamente alla pubblicità precedente».
Le agenzie regolatorie governative, soprattutto a livello federale, sponsorizzano riunioni per incoraggiare le aziende di un particolare settore a sviluppare linee guida per fermare pratiche discutibili. I leader del settore di solito collaborano in questi casi, poiché riconoscono che il passo successivo potrebbe essere la regolamentazione governativa. Tuttavia, il governo non è l'unica fonte di normative che riguardano i professionisti del marketing. Anche le singole imprese e organizzazioni commerciali esercitano pressioni normative su se stesse e sui loro membri.
Forze sociali
La grande maggioranza dei consumatori americani ha un elevato tenore di vita e una qualità di vita piacevole. Le forze sociali spingono i professionisti del marketing a fornire tali standard di vita e stili di vita attraverso decisioni e attività socialmente responsabili. Ad esempio, la Coalizione per Belter Television, guidata dal reverendo Donald Wildmon, ha recentemente annunciato i suoi piani per ingannare gli inserzionisti che usano il sesso e la violenza per promuovere prodotti. Le pubblicità di jeans e collant vengono monitorate attentamente. Il reverendo Wildmon ritiene che gli inserzionisti abbiano una responsabilità nei confronti dei propri clienti, poiché influenzano il modo in cui le persone prendono decisioni. Questa influenza va oltre la vendita di prodotti. Si spinge nel regno della definizione delle idee e degli obiettivi del popolo americano. La televisione, afferma inoltre, è il più grande generatore di valori nella nostra società; guardare diverse ore di sesso e violenza in televisione ha un effetto potente, secondo Wildmon. «Questo è solo un esempio di come le persone appartenenti ai gruppi di interesse della nostra società fanno sapere ai professionisti del marketing che vogliono un alto tenore di vita , ma non voglio vivere in un ambiente profano, inquinato, disseminato o deturpato. I professionisti del marketing devono prestare attenzione a tali contenuti sociali. Forze economiche In larga misura le forze economiche determinano la forza dell'atmosfera competitiva di un'impresa. Alcune aziende operano in condizioni altamente competitive. Prendi coca cola e Pepsi. Sono stati i principali concorrenti per molti anni. La Pepsi ha superato la Coca Cola al primo posto nelle vendite al dettaglio nel 1977. Anche se la coca cola potrebbe essere stata lenta a rispondere, ora sta decisamente contrattaccando. Tra il 1977 e il 1979. Coke ha raddoppiato il budget pubblicitario. Nel 1980, man mano che i consumatori diventavano sempre più sensibili ai prezzi, lo sforzo fu spostato dalla campagna nazionale agli espositori nei punti vendita e alle promozioni sui prezzi. Per competere in modo più efficace, la coca cola ha persino cambiato prodotto. Invece dello zucchero, viene utilizzato lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, che costa meno».
L'intensità della concorrenza è influenzata da tre fattori principali;
1. Quante aziende controllano la fornitura di un prodotto?
2. Con quanta facilità un'azienda può entrare nel settore?
3. Quanta domanda c'è per il prodotto rispetto all'offerta?
I fattori economici influiscono sull'impatto delle attività di marketing perché determinano le dimensioni e la forza della domanda di prodotti. Due fattori determinanti generali della domanda sono la capacità di acquisto degli acquirenti e la loro disponibilità all'acquisto. I cambiamenti dello stato dell'economia influiscono in larga misura su questi due fattori. Possono ridurre o migliorare l'efficacia degli operatori di marketing nel facilitare gli scambi. Durante i periodi di prosperità, gli acquirenti di solito hanno più potere d'acquisto e sono più disposti a spendere. In periodi di recessione i clienti hanno meno capacità di acquisto e spesso sono meno disposti a utilizzare quel potere d'acquisto limitato.
Forze tecnologiche
Esistono due modi in cui le Forze tecnologiche influenzano le decisioni e le attività dei marketer. Innanzitutto, hanno un grande impatto sulla vita quotidiana delle persone. Ad esempio, sono in fase di sviluppo computer domestici che consentiranno alla maggior parte degli apparecchi di essere programmabili, che elaboreranno e memorizzeranno le informazioni domestiche e consentiranno alle persone di pagare le bollette e di acquistare generi alimentari e altri articoli mentre sono seduti nelle loro cucine. La tecnologia influisce sul nostro stile di vita e sul nostro tenore di vita, il che a sua volta influenza non solo i nostri desideri di prodotti, ma anche le nostre reazioni ai mix di marketing offerti dalle organizzazioni imprenditoriali. In secondo luogo, gli sviluppi tecnologici possono avere un impatto diretto sulla creazione e sul mantenimento di un marketing mix, perché possono influire su tutte le sue variabili: prodotto, distribuzione, promozione e prezzo. Le tecnologie della comunicazione, dei trasporti, dei computer, dell'energia, della medicina, dei tessuti, dei metalli e degli imballaggi hanno influenzato i tipi di prodotti prodotti, nonché la pubblicità, la vendita personale, le ricerche di mercato, i prezzi, l'imballaggio, il trasporto, lo stoccaggio e l'uso e l'elaborazione del credito. Molte organizzazioni, ad esempio, stanno sfruttando le opportunità offerte dalla nuova tecnologia di comunicazione nota come WATS, Wide Area Telecommunications Service. Quaker Oats ha utilizzato un numero 800 come parte di un concorso per Cap'n Crunch che ha generato 15 milioni di risposte. La CamplX*ll Soup Company utilizza WATS per determinare le risposte degli spettatori ai nuovi spot televisivi. American Express ha recentemente impiegato WATS per consentire alle persone di richiedere i servizi American Express. I genitori possono chiamare il numero verde degli alimenti per bambini Beech-Nut per i bollettini registrati sulla cura dei neonati. '* Come mostrato nella Figura 1.7, si può anche inviare un regalo di champagne chiamando un numero 800. Queste brevi descrizioni delle variabili dell'ambiente di marketing evidenziano alcuni effetti generali di tali forze sulle decisioni e sulle attività di marketing. Se sperano di creare e mantenere una strategia di marketing efficace, i professionisti del marketing devono riconoscere e analizzare gli effetti dell'ambiente di marketing sulle decisioni e le attività di marketing. Devono essere in grado di adattare la strategia di marketing ai principali cambiamenti nell'ambiente di marketing.
Sviluppo di una strategia di marketing
Strategia, una parola derivata dall'antica strategia greca (che significava «l'arte del generale»), riguarda le decisioni chiave necessarie per raggiungere un obiettivo o una serie di obiettivi. Una strategia di marketing è il fulcro di un piano di marketing di successo. Articola il piano d'azione. La strategia di marketing tlie cerca di rispondere alla domanda: come utilizzare al meglio le risorse e i vantaggi dell'organizzazione per raggiungere i suoi obiettivi? In particolare, una strategia di marketing comprende la selezione e l'analisi di un mercato target (il gruppo di persone che l'organizzazione vuole raggiungere) e la creazione e il mantenimento di un mix di marketing appropriato (prodotto, distribuzione, promozione e prezzo) che soddisfi tali persone. Vediamo cosa comporta.
Selezione e analisi dei mercati di riferimento
Un mercato di riferimento è un gruppo di persone per le quali un'azienda crea e mantiene un mix di marketing che si adatta specificamente alle esigenze e alle preferenze di quel gruppo. Quando si sceglie un mercato di riferimento, i responsabili marketing cercano di valutare possibili mercati per vedere come entrarvi influirebbe sulle vendite, sui costi e sui profitti dell'azienda. I professionisti del marketing cercano anche di determinare se l'organizzazione dispone delle risorse per produrre un mix di marketing che soddisfi le esigenze di un particolare mercato di riferimento e se soddisfare tali esigenze sia coerente con gli obiettivi generali dell'azienda. Analizzano inoltre le dimensioni e il numero di concorrenti che già vendono nei possibili mercati di riferimento.
I responsabili del marketing possono definire un mercato di riferimento per includere un numero relativamente piccolo di persone, oppure possono definirlo per comprendere un vasto numero di persone. Ad esempio, un produttore di costumi da bagno da donna può selezionare come mercato di riferimento giovani atlete al liceo e all'università e nelle competizioni professionali. Oppure questa azienda potrebbe cercare di raggiungere tutte le donne che nuotano per svago, un mercato di riferimento molto più ampio Sebbene un finlandese possa concentrare i suoi sforzi di marketing su un mercato target attraverso un unico marketing mix. un'azienda spesso si concentra su diversi mercati di riferimento sviluppando e impiegando più mix di marketing. Confronta la strategia di Bic con quella di Ronson. Ad esempio. Bic produce un tipo di accendino a butano usa e getta e lo indirizza verso un mercato di riferimento. Il produttore di accendini Ronson, tuttavia, si rivolge a diversi gruppi di mercato producendo diversi tipi di accendini, promuovendoli in vari modi, vendendoli a prezzi diversi e distribuendoli attraverso numerosi tipi di punti vendita.
Creare e mantenere un mix di marketing soddisfacente
I responsabili del marketing devono sviluppare un marketing mix che soddisfi esattamente le esigenze delle persone nel mercato di riferimento. Prima di poterlo fare, devono raccogliere informazioni approfondite e aggiornate su tali esigenze. Le informazioni potrebbero includere dati riguardanti l'età, il reddito, la razza, il sesso e il livello di istruzione delle persone in tutto il mercato di riferimento, le loro preferenze per il design, le caratteristiche, i colori e le texture dei prodotti, il loro atteggiamento nei confronti dei prodotti, i servizi, le pubblicità e i prezzi dei concorrenti e la frequenza e l'intensità con cui usano il prodotto. Con questo tipo di dati, i responsabili marketing sono in grado di sviluppare meglio prodotti, distribuzione, promozioni e prezzi che soddisfino le persone nel mercato di riferimento.
Conclusione
Circa la metà di ogni dollaro di consumo viene speso in attività di marketing. Dovresti essere consapevole di cos'è il marketing perché le sue attività permeano le nostre vite. Sono eseguiti da aziende commerciali e anche da organizzazioni non commerciali, come gruppi politici, sociali, ecclesiastici, culturali e civici. Inoltre, le attività di marketing aiutano le organizzazioni imprenditoriali a generare profitti, linfa vitale di un'economia capitalistica. Infine, lo studio del marketing ti aiuterà a valutare le attività di marketing e a decidere quali dovrebbero essere controllate attraverso leggi o regolamenti.
Il marketing è definito in questo libro come attività individuali e organizzative volte a facilitare e accelerare gli scambi all'interno di un insieme di forze ambientali dinamiche. Affinché si verifichi uno scambio devono sussistere quattro condizioni: (1) uno scambio richiede la partecipazione di due o più individui, gruppi o organizzazioni; (2) ciascuno deve avere qualcosa di valore desiderato dall'altro: (3) ciascuno deve essere disposto a rinunciarvi per ricevere l'oggetto di valore detenuto dall'altra; e (4) le parti lo scambio deve essere in grado di comunicare tra loro per mettere a disposizione «qualcosa di valore». In borsa, i prodotti vengono scambiati con prodotti o con risorse finanziarie, come contanti o credito. I prodotti possono essere beni, servizi o idee.
Il concetto di marketing è una filosofia di gestione che riguarda tutte le attività di un'organizzazione aziendale. Secondo questa filosofia, un'organizzazione aziendale dovrebbe cercare di soddisfare le esigenze dei clienti attraverso un insieme coordinato di attività che, allo stesso tempo, consentano all'organizzazione di raggiungere i propri obiettivi. Garantire la soddisfazione del cliente è l'obiettivo principale del concetto di marketing. Per fare ciò, l'organizzazione deve prima determinare le esigenze dei consumatori e poi cercare di soddisfarle attraverso una serie coordinata di attività. Un'organizzazione raggiunge i propri obiettivi garantendo la soddisfazione del cliente. Per far funzionare il concetto di marketing, il top management deve accettarlo come una filosofia di gestione generale. L'implementazione del concetto di marketing richiede un sistema informativo efficiente e, possibilmente, la ristrutturazione dell'organizzazione.
Uno degli obiettivi principali di un responsabile marketing è creare e mantenere un marketing mix che soddisfi le esigenze dei consumatori per un particolare tipo di prodotto. Le variabili che costituiscono il marketing mix sono prodotto, distribuzione, promozione e prezzo. Entro alcuni limiti, un responsabile marketing può modificare le variabili del marketing mix man mano che le preferenze e le esigenze dei consumatori cambiano.
Le variabili dell'ambiente di marketing includono forze politiche, forze legali, forze normative, forze sociali, forze economiche e forze tecnologiche. Questi fattori influenzano le variabili del marketing mix in diversi modi. Le forze all'interno dell'ambiente di marketing influiscono sullo stile di vita, sul tenore di vita e sulle preferenze e le esigenze dei consumatori in materia di prodotti. L'impatto delle variabili dell'ambiente di marketing sui consumatori spesso richiede modifiche nei mix di marketing. Infine, le decisioni dei marketer e le loro
le capacità di eseguire determinate attività di marketing sono influenzate da variabili nell'ambiente di marketing.
Lo sviluppo di una strategia di marketing comprende due fasi: (1) selezione e analisi dei mercati di riferimento e (2) creazione e mantenimento di un mix di marketing che soddisfi le esigenze e le preferenze delle persone nel mercato di riferimento.
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