Tutti abbiamo fatto la nostra versione di Ghibli, o il pupazzetto giocattolo, dai…
È così che pian piano entrano le novità nella nostra vita, per gioco.
Il mio animo genZ ha pensato di dirti questo:
Oh fratè, ascolta bene perché sta cosa me la porto dentro da un po’.
In sto periodo di pausa ho avuto tempo, e mi sono messo sotto a studiare un po’ tutte ‘ste intelligenze artificiali, no? Ti giuro… le immagini, le foto… siamo a livelli allarmanti, capisci? Non realistici: allarmanti. Occhi, texture, luci… sembrano vere, cazzo.
Ho prodotto dei siti, dei video e delle pubblicità completamente senza foto stock di Adobe o modelli che indossassero i prodotti. Un vero e proprio shock per il mercato!
E i video? Anche lì… buoni, eh, ci siamo quasi. Certo, manca ancora quella coerenza nelle scene, tipo un personaggio che ti cambia capelli tra un’inquadratura e l’altra… ma secondo me ‘sta roba ce l’hanno già pronta, solo che non ce la vogliono far vedere ancora. Perché lo sai com’è, devono dosare, tenerci tranquilli.
Sora sta raggiungendo dei livelli proprio simpatici, e anche i cinesi ci sanno fare… con la scusa di darti tutto gratis stanno costruendo un database di facce e situazioni niente male!
Sui testi… guarda, ottimi per iniziare, per buttar giù idee, sì. Ma poi vanno sempre a ruota, capito? Gli stessi giri di parole, stessi concetti, un po’ come se si parlassero addosso. Ti aiutano, certo, ma non ti tirano fuori l’anima. La devi ancora mettere tu.
Sono un LLM un large language model, ma large non significant infinito, perciò alla fine girano sempre attorno alla stessa cosa, a meno che tu non sia un esperto di prompt…
Ma la musica, fratè… lì ci ho messo mano davvero. Due album reggae generati con l’Intelligenza artificiale. E no, non sto parlando di roba random. Parlo di sound, groove, vibrazioni giuste. Ma la verità è che anche lì: ci vuole il gusto umano. Il produttore, l’orecchio, la mano… l’intuizione. L’AI ti dà il mattone, ma la casa la costruisco io.
E arriviamo al punto. Questa AI… è ancora uno strumento. È potente, sì, ma chi la guida siamo noi. Non si muove da sola, non ha fame, non ha visione. E allora mi chiedo: quando cazzo sarà che imparerà da sola? Quando diventerà autonoma davvero? Perché adesso tutti ne parlano come se fosse già cosciente, come se fosse viva… ma è fuffa. Fa quello che le diciamo. E finché è così, il potere è nostro.
E sai che ti dico? Mi sono rotto di sentirmi dire che “eh ma l’AI ti sostituirà”. No fratè, l’AI la dirigo io. Fino a prova contraria, il cervello ce l’ho ancora io, l’istinto ce l’ho io, la rabbia ce l’ho io. Loro hanno i dati. Io ho la fame.
Quindi basta con ‘sti discorsi da bar. L’intelligenza artificiale è figa, è utile, è potente, ma non si muove se non glielo dici tu. E finché sarà così, la partita non è chiusa. È appena iniziata.
Certo si è messa proprio male per qualcuno… fotografi, musicisti, video maker, copywriter e anche web designer… a me sembra proprio che il livello medio raggiunto sia molto alto, ma il genio si eleva sopra il livello medio, e questa situazione farà emergere i veri talenti di ognuno, a patto che ci lascino pensare, perchè questa è la mia paura… il totale annullamento del pensiero.